La seduta è stata convocata per le 10
Tre i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Siracusa convocato per domani alle 10.
Il primo è quello sulle modifiche al regolamento sui contributi alle società sportive.
Il Consigliere comunale Damiano De Simone ha presentato un emendamento che ha già ottenuto il parere favorevole della Delegazione Territoriale di Siracusa del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
“Lo sport – spiega De Simone – attraverso l’azione inclusiva delle associazioni dilettantistiche, assume anche il ruolo di strumento sociale di contrasto alla povertà educativa, alle droghe e alla criminalità giovanile, al quale si riconosce l’azione epuratrice da un contesto ed una condizione sociale che spesso si traduce in devianze.
Favorire l’accesso allo sport, vuol significare investire sulla qualità della nostra comunità attraverso l’apprendimento dei valori di comunità, solidarietà, mutuo soccorso, legalità e sana competizione”.
Al secondo punto debiti fuori bilancio, argomento proposto da Franco Zappalà e Alessandra Barbone.
Al terzo punto il sistema di raccolta dei rifiuti, su richiesta di Paolo Cavallaro e Paolo Romano.
Numerose le criticità del servizio evidenziate da Cavallaro: “Dal mese di aprile di quest’anno – riferisce il consigliere di FdI – le sanzioni sono più elevate, come anche il numero delle contestazioni.
E’ un caso – chiede Cavallaro – o ci sono criticità in ordine alla programmazione del servizio o all’organizzazione dei mezzi e del personale?
Siracusa – ammonisce – merita un servizio di raccolta adeguato all’importanza della città nel mondo e al nuovo corso turistico che da alcuni anni ha intrapreso con maggiore determinazione.
Si attendono da tempo – aggiunge – i provvedimenti per nascondere alla vista i carrellati nel centro storico e nelle vie principali della città, più volte promessi; si attende da tempo una massiccia attività informativa e repressiva, e la città, nonostante la breve parentesi del G7, continua ad essere sporca e piena di discariche.
Soltanto attraverso serie e costanti azioni repressive e informative – conclude Cavallaro – possiamo uscire dalla palude in cui ci troviamo e innalzare la percentuale di differenziata che da anni oramai è ferma al 50% circa”.
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