Invito rivolto ai sindacati a sospendere lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari
“Apprezziamo la convocazione il prossimo 21 novembre del tavolo sul futuro della zona industriale di Priolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
Così si esprime Gian Piero Reale Presidente di Confindustria Siracusa.
“Siamo pronti ad affrontare il tema del percorso di decarbonizzazione del Polo Industriale di Priolo – aggiunge – ci confronteremo con Mimit, Mase e Regione Siciliana come Governo Nazionale e Governo Regionale potranno contribuire sia nella fase di investimento che in quella operativa”.
Le aziende sono anche pronte – continua Reale – a fare il punto della situazione in merito alla qualità dell’aria, in linea con le norme e in costante miglioramento da diversi anni, e sullo stato dei progetti per il totale distacco dal depuratore Ias così come imposto dall’Autorità Giudiziaria e previsto nelle Aia (Autorizzazioni Integrate Ambientali) rilasciate negli scorsi mesi dal Mase di concerto con gli Enti di controllo e con gli Enti Locali e Regionali, progetti che prevedono altresì il riutilizzo delle acque reflue all’interno dei processi produttivi.
A tal proposito – dice Gian Piero Reale – si darà evidenza del rispetto dei cronoprogrammi stabiliti e di come già i cantieri siano aperti ed in fase pienamente esecutiva.
Gli investimenti ambientali quindi procedono attendendo al tempo stesso l’esito dell’incidente probatorio, disposto dal Gip di Siracusa e avviato oltre un anno fa, che darà un primo contributo a fare luce su un’ipotesi di disastro ambientale sempre rigettata dalle imprese”.
Da qui l’invito rivolto ai sindacati a sospendere lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari: “Così facendo si mettono a rischio, in un difficile contesto economico per l’industria, investimenti delle nostre imprese in manutenzioni e decarbonizzazione per oltre 200 milioni di euro nel 2025, auspicando invece un percorso condiviso che possa sensibilizzare interventi per la valorizzazione della competitività del Polo Industriale, per la sua sostenibilità e per la sua strategicità a garanzia della sicurezza energetica del Paese”.
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