Non solo interventi di contrasto, ma anche attività di sensibilizzazione e prevenzione
In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, per rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul tema.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”,
evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità. In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani e promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”; in provincia saranno le sedi del Comado Provinciale di Siracusa, le Compagnie di Augusta
e Noto e le Stazioni di Avola e Rosolini.
Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia.
Nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata sul campo.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore.
Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri.
Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.
Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé” 1 che, a partire dal 2015, grazie alla collaborazione di
Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato.
In provincia sono presenti presso le Stazioni Carabinieri di Siracusa, Augusta, Noto, Avola e Rosolini.
L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali.
Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374.
In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del
Codice Rosso.
Lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto dai militari 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.
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