“La priorità è salvaguardare i livelli occupazionali, diretti e indiretti”
Nuovo tavolo oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per affrontare il tema della reindustrializzazione dei poli di Priolo e Ragusa, nell’ambito dei piani di transizione ecologica di Eni Versalis.
Al tavolo ministeriale ha partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, che ha sottolineato l’importanza di garantire una prospettiva di stabilità e sviluppo per i territori interessati.
“La priorità – ha dichiarato Tamajo – è salvaguardare i livelli occupazionali, diretti e indiretti, e assicurare che il processo di trasformazione industriale possa avvenire nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, dalle imprese ai lavoratori. Siamo fiduciosi che il dialogo aperto tra istituzioni, sindacati ed Eni possa portare risultati concreti e sostenibili”.
Durante l’incontro sono stati esaminati i piani di riconversione che prevedono investimenti significativi, in particolare per il polo di Priolo, dove è confermata la realizzazione di una bioraffineria e di impianti di riciclo chimico.
Per Ragusa, l’assessore ha chiesto ulteriori dettagli e impegni più chiari per assicurare che il sito possa beneficiare di iniziative coerenti con la strategia di transizione energetica di Eni Versalis.
“La Sicilia – ha aggiunto Tamajo – non può perdere il suo ruolo centrale nel panorama industriale nazionale. Stiamo lavorando affinché ogni intervento sia orientato a valorizzare le eccellenze dei nostri territori e a tutelare le famiglie e le comunità che dipendono da questi poli.
L’incontro si è svolto in un clima di collaborazione costruttiva, con l’obiettivo condiviso di tracciare una roadmap solida per il futuro produttivo ed economico della Sicilia”.
“Oggi abbiamo compiuto un altro passo decisivo verso il futuro del polo industriale della provincia di Siracusa”.
Sono le parole di Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, al termine del tavolo tecnico.
Gli esponenti di Eni Versalis hanno illustrato un programma di investimenti importante per Priolo, pari a 800 milioni di euro.
“Si tratta di un progetto – riferisce Cannata – che prevede la realizzazione di una bioraffineria all’avanguardia, con un programma di lavoro in modalità fast track.
Lo studio di prefattibilità è stato già completato, la progettazione basic del licenziante è in fase di ultimazione, e il progetto di fattibilità è stato avviato.
Intanto si va avanti con la produzione in essere fino a tutto il 2025 ma è importante sottolineare che Eni ha garantito il mantenimento del livello occupazionale anche dell’indotto, con attività meccaniche, di bonifiche e di montaggio.
Stesso discorso anche per Ragusa, dove sarà garantita la tutela dell’occupazione e la riconversione degli impianti”.
La strategia di Versalis si basa su tre pilastri fondamentali: la ristrutturazione della chimica di base, lo sviluppo di nuove piattaforme tecnologiche e la creazione di sinergie con altre iniziative Eni.
Gli obiettivi temporali indicati sono: completare tutte le attività di progettazione e stanziamento fondi entro il 2025, avviare i lavori in cantiere entro la metà del 2027 e concludere l’impianto entro il 2028″.
Presenti anche i sindacati: “Registriamo da parte del governo regionale un atteggiamento prudenziale rispetto alla vicenda Eni Versalis degli stabilimenti di Priolo e di Ragusa che condividiamo, perché si tratta di due snodi centrali per l’economia regionale.
A dirlo il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana e il segretario generale della Cisl di Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore.
“Sollecitiamo l’esecutivo Schifani – aggiungono – a mettere in campo tutte le azioni possibili a tutela del futuro industriale di queste due fondamentali realtà.
Al centro restano la questione dei lavoratori diretti e dell’indotto – concludono La Piana e Migliore – che stiamo seguendo con grande attenzione e sulla quale continueremo a vigilare”.
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