L’obiettivo è fare rete e mettere a punto proposte comuni da presentare al Governo nazionale e alle multinazionali
I sindaci dei Comuni industriali del Centro e del Sud Italia si sono incontrati oggi a Priolo per fare rete e mettere a punto proposte comuni da presentare al Governo nazionale e alle multinazionali, per tutelare l’ambiente, la salute e creare futuri posti di lavoro.
Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha ospitato il sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, e il sindaco di Viggiano, in Basilicata, Amedeo Cicala.
Collegato in videoconferenza il sindaco di Sarroch, in Sardegna, Angelo Dessi. Interlocuzioni telefoniche anche con i Sindaci di Milazzo e Ravenna.
“Ringraziamo il sindaco Pippo Gianni perchè oggi è stato un momento di confronto importante – ha affermato il sindaco di Viggiano – su temi comuni come il petrolio.
Abbiamo trovato subito una buona intesa sui problemi che stanno vivendo i nostri territori. Abbiamo discusso della stipula di un protocollo e adesso possiamo portare avanti delle battaglie insieme ed essere un pò più forti.
Questo incontro è servito anche per conoscere e apprezzare le esperienze degli altri Sindaci. Uniti, credo che arriveremo a risultati importanti”.
“Grazie a questo incontro – ha commentato il sindaco di Sarroch – abbiamo capito quali sono le diverse realtà industriali e abbiamo visto che i nostri problemi sono simili.
Quello che diventa estremamente importante è trovare la capacità di fare una sintesi e mettere sul tavolo una proposta che torni utile alle comunità. I problemi sono comuni, le risoluzioni possono essere anche mirate”.
“Secondo me e l’Amministrazione che rappresento – ha affermato il sindaco di Gela – oggi è di fondamentale importanza creare rete tra questi Comuni, dove l’industria è presente in maniera forte.
Una rete che si occupi del presente e del futuro dei territori, dove ognuno può mettere in campo la propria esperienza e le proprie problematiche in modo da superarle assieme ed avere anche una maggiore forza contrattuale con il Governo nazionale e regionale, in modo da avanzare delle richieste assolutamente legittime che riguardano i territori”.
“Questo – ha detto il sindaco Pippo Gianni – è solo l’inizio di un’azione politica comune, che deve servire ad evitare il tracollo, così come avvenuto a Gela.
Il fatto che l’Eni decida all’improvviso di chiudere per fare il jet fuel non ci sta bene.
Abbiamo messo insieme una cordata di Sindaci che vivono le stesse problematiche, per inviare un protocollo operativo e una richiesta al Governo nazionale e regionale. Insieme dobbiamo costruire un’ipotesi che ci consenta di avere qualcosa in cambio e non solo di pagare in termini di salute e distruzione del territorio.
Con i Sindaci degli altri Comuni industriali ci siamo sentiti più volte al telefono, anche con i Sindaci di Milazzo e Ravenna, e abbiamo deciso di riunirci qui a Priolo.
E’ il primo di una serie di incontri, andremo negli altri Comuni per incontrare chi conosce il territorio, trasferire quelle conoscenze e mettere insieme un protocollo per chiedere un incontro al Governo nazionale.
Noi versiamo 15 miliardi di euro l’anno di prelievo fiscale e in cambio non riceviamo nulla. L’Eni, che per il 30% è dello Stato, non può smantellare, lasciare il territorio distrutto e andare via”.
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