“L’unica cosa che possiamo fare – dicee Nicita – è resistere per i prossimi due anni e sperare in un nuovo governo”
“Il ministro Urso confessa di non aver alcuna intenzione di riscrivere i Dpcm per salvare Ias, che sarà quindi abbandonata”.
Lo riferisce il senatore Antonio Nicita facendo riferimento alla risposta scritta che il ministro ha dato alla sua interrogazione sul tema del futuro del polo industriale.
“I reflui, secondo il ministro – aggiunge Nicita – saranno internalizzati dai quattro grandi clienti, non specificando come faranno altre piccole imprese che oggi utilizzano Ias.
Stessa cosa su Versalis – prosegue il senatore siracusano – ma il ministro si limita a registrare gli annunci di Eni e non si pone il problema dell’impatto su Isab e sulle stesse prescrizioni imposte con i Golden Power a Goi Energy. Insomma, una risposta chiara di disinteresse.
L’unica cosa che possiamo fare – conclude Nicita – è resistere per i prossimi due anni e sperare che un nuovo governo di centrosinistra possa recuperare futuro e sostenibilità”.
Altrettando netto il giudizio espresso dal segretario generale della Cgil, Roberto Alosi che bolla le parole del ministro Urso come dimostrazione di “dilettantismo politico, incapacità ad affrontare la complessità della vicenda e irresponsabilità istituzionale.
Di fronte all’ unica proposta sensata, concreta e praticabile, condivisa dalla Cgil, di riscrivere i Dpcm accogliendo le osservazioni della magistratura e definendo d’intesa con la Regione le risorse immediatamente disponibili, al fine di salvaguardare la funzionalità servente dell’Ias e l’integrità dell’intero polo – commenta Alosi – il Ministro abbandona il campo, cede alle pressioni confindustriali e all’ ignavia del governo regionale, e rinuncia a guidare i processi di
transizione energetica, sostenibilità ambientale, bonifica e riconversione industriale”.
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