Negativo anche il parere del Comitato Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente
Utile o inutile? Su questo interrogativo è aperto il dibattito sul nuovo ponte ciclopedonale di Ortigia, che collegherà Riva delle Poste (in Ortigia) e Riva Forte Gallo (Via Eritrea).
La struttura è stata installata entro la fine del 2024 e adesso deve solo essere rifinita. E’ stata, infatti, di recente concessa una proroga a marzo per gli ultimi interventi necessari ad arrvare all’inaugurazione.
L’opposizione in consiglio comunale sta facendo sentire la propria voce di dissenso alla realizzaizone di quest’opera.
Il gruppo consiliare del Pd torna sulla questione: “Il ponte non solo non risolve nessun problema ma è esattamente quello che appare: la soddisfazione di un capriccio.
Se l’Amministrazione – insistono i consiglieri comunale del Partito Democratico – avesse fatto una vera analisi dei bisogni, se l’Amministrazione avesse ascoltato un po’ tutte le anime della città, se l’Amministrazione avesse riflettuto su quale tipo di città Siracusa deve diventare urbanisticamente e logisticamente, non avrebbe mai realizzato un terzo ponte ciclopedonale.
Le vere emergenze di questa città e di uno dei suoi quartieri, Ortigia – affermano – è la protezione civile e le infrastrutture al servizio di queste emergenze.
Ogni opera è utile – si legge ancota nella nota del gruppo consiliare del Pd – se inserita in un quadro di contesto in cui è chiara sia l’origine e sia la destinazione della pianificazione.
Investiremo il consiglio comunale – annunciano i consiglieri infine – di un ordine del giorno sulla protezione civile, sulle vie di fuga e sulle tante infrastrutture indispensabili alla città ma che questa Amministrazione non ha intenzione
di realizzare”.
Sulla questione il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente ha effettuato un sondaggio tra i residenti che hanno espresso per la maggior parte parere negativo, sollevando dubbi sulla reale utilità dell’infrastruttura.
“Il ponte attuale – sottolinea il Comitato – situato a circa 90 metri di distanza, risulta già adeguato a soddisfare il traffico ciclo-pedonale. La costruzione di un nuovo ponte appare.
Tra l’altro il ponte non sembra essere previsto nel piano regolatore e nel piano particolareggiato di Ortigia, neppure in variante dello stesso. Giustificare la costruzione di una tale opera con la necessità di migliorare la viabilità in caso di emergenza o calamità naturale, va da sé, non può essere considerata una motivazione valida.
Inoltre – riferisce il Comitato – il progetto ha suscitato perplessità anche per quanto riguarda la gestione amministrativa dell’appalto e l’affidamento diretto dell’opera: ilavori, inizialmente previsti per un importo di 800.000 euro, sono stati affidati tramite trattativa diretta, con un aumento successivo del costo a 1,2 milioni di euro”.
Dal punto di vista estetico, il ponte è considerato dal Comitato discutibile e non in armonia con il contesto storico e culturale di Ortigia.
La mancanza di una valutazione complessa di impatto ambientale preventiva rappresenta un’altra lacuna significativa.
“In Ortigia, patrimonio Unesco – conclude il Comitato – ogni progetto deve sottoposto a valutazioni rigorose e il dialogo tra Amministrazione, Soprintendenza e Comunità devea una parte integrante del processo decisionale”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI