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Corteo funebre non autorizzato sul ponte Umbertino, il Questore Pellicone: “Al lavoro per identificare i responsabili”

corteo

“Non si possono tollerare atteggiamenti di palese violazione delle regole e delle leggi, fosse anche per esprimere sentimenti di amicizia o di dolore”

“Gli Uffici investigativi della Polizia di Stato stanno lavorando per individuare i responsabili di quanto accaduto e dei deprecabili atti che hanno creato turbative per l’ordine e la sicurezza e che hanno, giustamente, indignato gran parte dell’opinione pubblica”.

Così il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone interviene per quanto accaduto ieri sul ponte Umbertino dove centinaia di persone e decine di ciclomotori hanno invaso e bloccato la circolazione per un corteo funebre non autorizzato con il quale hanno voluto onorare, anche con l’esplosione di fuochi d’artificio, un giovane morto a seguito di un incidente stradale e dopo mesi di ricovero.

“Pur dinanzi ad una tale tragedia, pur comprendendo il profondo dolore dei familiari del giovane deceduto – dichiara Pellicone – non possiamo non soffermarci ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sulla piaga della sicurezza stradale e degli incidenti, anche mortali, verificatisi, purtroppo, recentemente nelle strade della nostra provincia e che hanno visto spezzarsi giovani vite.

Le forze di polizia – ricorda il Questore – sono impegnate, soprattutto nei fine settimana e nei luoghi di aggregazione giovanile, con una massiccia opera di prevenzione e di repressione finalizzata a contrastare gli atteggiamenti pericolosi durante la guida.

Inscenare una manifestazione con un corteo che si è snodato fino ad un punto nevralgico della città, senza alcuna forma di preavviso (così come prevede la normativa vigente) – evidenzia – creando disagio alla viabilità cittadina e situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica non è il modo migliore per manifestare il proprio cordoglio per la perdita di una giovane vita.

Sarebbe stato più consono alla circostanza, piuttosto che esplodere innumerevoli, quanto inutili, fuochi pirotecnici – aggiunge – dedicare momenti di riflessione e di solidarietà nei confronti dei parenti della vittima.

Come già accaduto in altre circostanze, non si possono tollerare – conclude – atteggiamenti di palese violazione delle regole e delle leggi, fosse anche per esprimere sentimenti di amicizia o di dolore”.

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