Dopo la firma del protocollo d’intesa sulla riconversione industriale
Forte preoccupazione di Cna Sicilia per il destino delle imprese di trasporto coinvolte nella filiera di Eni Versalis, dopo la firma del protocollo d’intesa sulla riconversione industriale siglato presso il Ministero delle Imprese.
“Apprendiamo – si legge in una nota – che il piano prevede investimenti in nuove piattaforme biochimiche avanzate, impianti agri-hub e centri sperimentali di riciclo delle plastiche, con un sostegno economico che si concretizzerà entro il 2028.
Tuttavia, nel frattempo, quale sarà il destino delle aziende di trasporto e dei loro lavoratori?
Le imprese del settore riunite in tre consorzi – continua il documento – dal 1° gennaio 2025 si trovano senza lavoro a seguito della chiusura dell’impianto di Ragusa.
Eppure, negli anni, hanno risposto alle esigenze di Eni con investimenti importanti, aggiornando il proprio parco mezzi con veicoli di ultima generazione e a basso impatto ambientale, per un costo medio di circa 200 mila euro per unità.
Oggi, nonostante il fermo delle attività, queste aziende devono continuare a sostenere il peso delle rate di leasing e finanziamenti, senza alcuna prospettiva chiara per il futuro”.
E’ imprescindibile che Eni si assuma la responsabilità di fornire risposte concrete: quale impegno intende prendere nei confronti di queste imprese da qui al 2028? E, soprattutto, una volta avviata la nuova fase produttiva, le aziende che per anni hanno servito il gruppo petrolifero verranno ancora coinvolte o saranno dimenticate?”.
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