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Candidatura Giansiracusa, dopo l’endorsement di Gerratana si scatena l’inferno nel Pd

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Salvo Baio, già dirigente del partito democratico, analizza i passaggi di una giornata da dimentaicare

Dopo l’endorsement di Gerratana alla candidatura di Michelangelo Giansiracusa a presidente del Libero Consorzio si scatena l’inferno nel Pd siracusano.

Ecco l’analisi di Salvo Baio, già dirigente del partito.

“Spero di sbagliarmi, ma  se le parole in politica hanno un senso, temo che sull’elezione del presidente della Provincia sia già stato confezionato un clamoroso accordo tra il Pd e una parte del centrodestra.

Dice Piergiorgio Gerratana, segretario del Pd: “Il centrosinistra deve andare oltre se stesso, assumendosi la responsabilità di governare il cambiamento in atto e mettendo insieme le migliori energie, i volenterosi, le competenze”.

Scusa Piergiorgio, quale sarebbe il cambiamento in atto che anche il Pd dovrebbe governare? E chi sarebbero le migliori energie, i volenterosi?

Neanche il tempo di pubblicare online le dichiarazioni di Gerratana che puntuali come un orologio svizzero arrivano quelle di Francesco Italia. Eccole:” Non possiamo affrontare questa fase storica (addirittura “storica”! Ndr) riproponendo una lettura della realtà ancorata alle contrapposizioni tra destra e sinistra”.

Insomma per Italia bisogna andare oltre le “vecchie” coalizioni.  Questo vuol dire che il Pd di Schlein a Siracusa è pronto a far parte di uno schieramento trasversale in cui c’è il cosiddetto civismo del sindaco Italia, la cui collocazione politica è sempre stata evanescente e soprattutto antagonista a quella del Partito democratico, Mpa, che a Palermo fa parte integrante del centrodestra che sostiene Schifani,  i consiglieri comunali della Lega e il deputato Carlo Auteri di FdI.

Chi nel Pd ha deciso questo incredibile accordo? Se lo chiede  la consigliera comunale Dem Sara Zappulla, molto critica sull’accordo.” Per le Provinciali – ha detto – occorre una discussione profonda negli organismi di partito, che tenga conto delle alleanze  del Pd a livello regionale e nazionale”.

Decisioni come queste non  possono prescindere dal giudizio dei consiglieri comunali, tenuto conto che sono loro gli elettori del presidente. Qualcuno li ha interpellati?  Aggiunge poi Sara Zappulla: “In questi anni,  i danni prodotti dall’attuale amministrazione li vediamo in tutti i quartieri e in Ortigia…..

Il Partito democratico ha una visione nettamente diversa  dall’ amministrazione Italia”.  Più chiara di così Sara Zappulla, persona molto equilibrata e riflessiva, non poteva essere.

Bisogna notare che durante la segreteria  Adorno e la gestione commissariale di Nicita, il Pd è sempre stato saldamente e coerentemente all’opposizione del sindaco Italia.

Cosa ha indotto il nuovo segretario a ribaltare la precedente linea?  Ha ragione Sara quando dice che il Pd è incapace di liberarsi dal “governismo” e dall’idea che il consenso si recupera tra gli eletti e non tra gli elettori.

Non è in discussione la persona di Michelangelo Giansiracusa, ma la disinvoltura con cui il Pd ha deciso di far parte di un’alleanza innaturale per eleggerlo a presidente della Provincia.

P.S. Sembra che  Giansiracusa si sia offeso perché i consiglieri comunali del Pd lo hanno attaccato e sia deciso a rinunciare ai loro voti.  Ohibò”.

Salvo Baio

 

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