La Sicilia prima in Italia per numero di infortuni sul lavoro
Oggi, 28 aprile, si celebra la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, istituita dall’Oil nel 2003 promuovere il dibattito attorno al tema della prevenzione degli infortuni, così come delle malattie professionali.
A Siracusa e in Sicilia si continua a morire di lavoro.“La Sicilia – dichiara Roberto Alosi, Segretario Generale della Cgil di Siracusa – è tristemente prima in Italia per numero di infortuni sul lavoro, un primato amaro che pesa come un macigno sulle coscienze di chi governa.
Siracusa – aggiuunge – conosce purtroppo fin troppo bene questa tragedia: solo negli ultimi mesi abbiamo pianto morti e feriti, vittime di un sistema che continua a sacrificare la vita sull’altare del profitto.
Servono più ispettori, più controlli, più formazione – evidenzia Alosi – servono leggi che non siano scritte per fare notizia, ma per salvare vite.
Per questo la Cgil – continua Alosi – ha promosso il referendum popolare dell’8 e 9 giugno: tra i quesiti, il quarto è dedicato proprio alla reintroduzione della responsabilità in solido dell’appaltatore. Chi appalta un lavoro deve rispondere della sicurezza di chi lo svolge”.
Sulla necessità di maggiori controlli attraverso il potenziamento degli organici degli Spresal delle Asp si esprime il segretario generale Fp Cgil Siracusa, Jose Sudano.
“Gli Spresal in Sicilia – dichiara Sudano – sono tutti con organico ridotto all’osso, e per le competenze e le complessità dei casi, i tecnici della prevenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sono impegnati in innumerevoli casi.
Solo un cambio di visione sull’importanza dei servizi pubblici, il reale mantenimento degli organici, e magari come chiediamo noi della fp cgil, un reale investimento sulle risorse umane ed un piano straordinario di assunzioni – conclude – consentirebbero di rispondere adeguatamente a questi problemi”.
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