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LE INDAGINI

Omicidio alla Borgata, non è stata un’esecuzione. Gli investigatori sulle tracce del presunto aggressore

Omicidio alla Borgata, non è stata un'esecuzione. Gli investigatori sulle tracce del presunto aggressore

L’ipotesi più accreditata al momento è quella secondo la quale ci sia stata una lite dai toni accesi tra la vittima e il suo aggressore, che è ben presto degenerata

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Non è stata un’esecuzione l’omicidio di ieri pomeriggio in via Re Ierone II alla Borgata, a Siracusa.

Questo quanto ritengono gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siracusa che stanno indagando sul delitto. L’ipotesi più accreditata al momento è quella secondo la quale ci sia stata una lite dai toni accesi tra la vittima e il suo aggressore, che è ben presto degenerata con l’omicida che ha tirato fuori un coltello e colpito il 30enne nigeriano, procurandogli ferite per lui fatali.

Ancora sconosciute le ragioni alla base del violento diverbio. Subito dopo l’accoltellamento, sono stati i passanti a chiedere i soccorsi e, sul posto, oltre al 118 sono arrivate le Volanti e poi la Squadra Mobile. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori l’aggressore sarebbe un connazionale della vittima e i poliziotti sarebbero già sulle sue tracce. Determinante la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona.

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