Questa è l’unica strada, secondo l’esponente del Pd, per risolvere il momento di impasse
“Analizzare gli errori commessi e tentare un recupero dei rapporti con i partiti”. Questa secondo Bruno Marziano la strada che il sindaco di Siracusa, Francesco Italia dovrebbe seguire per risolvere la crisi politica in atto a Palazzo Vermexio.
“Non a caso – spiega l’esponente del Partito Democratico – il movimento Lealtà e Condivisione ha chiesto una verifica politica sulla attività amministrativa. Evidentemente avverte, anche questo movimento che pure continua a manifestare sostegno, che con questo andazzo si restringe sempre di più il consenso politico e sociale che mette in oggettive difficoltà l’amministrazione con rischi di una prossima sconfitta politica”.
Riguardo il rapporto con il Pd, Marziano sottolinea l’esigenza di capire come proseguire anche se le decisioni finali devono essere assunte dal gruppo dirigente e dagli organismi.
“Queste osservazioni – chiarisce Marziano – fanno seguito ad un serie di incontri con l’amministrazione dove si è tentato un chiarimento. Evidentemente questo confronto non è stato proficuo e bisogna riflettere sul perché.
Personalmente – aggiunge – ho espresso perplessità più che sugli atti amministrativi, sui quali mi sono più volte trovato d’accordo (immigrazione, mobilità urbana, etc), su altri elementi e scelte politiche sulle non ho trovato possibilità di convergenza, come il sostegno dichiarato da parte di Francesco Italia al candidato sindaco di Augusta del Centrodestra e vicino a Fratelli d’Italia , formazione politica da cui ci troviamo lontani mille miglia . Così come – prosegue – non penso sia stato a utile all’immagine del sindaco la decisione di opporsi ai ricorsi avanzati dai consiglieri comunali contro lo scioglimento del Consiglio.
Penso sia ineludibile per il sindaco, se vuole rilanciare la sua azione amministrativa nel prossimo anno e mezzo di legislatura – conclude Marziano – porre in essere modi e forme per ricompattare la maggioranza . Altrimenti significa che ritiene di essere autosufficiente e, come la mia esperienza amministrativa mi suggerisce, l’autosufficienza non porta a nulla di buono e non porta lontano”
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI