L’intervento varato da un’ordinanza del presidente Musumeci per fermare l’avanzata del virus
Da oggi in 10 Comuni della provincia di Siracusa (Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino) scattano misure restrittive a causa di una percentuale di vaccinati inferiore al 60 per cento e con un’incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti.
Torna ad essere obbligatorio l’uso delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti (ad esempio, strade e piazze), ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 12 anni, di chi è affetto da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di chi svolge attività sportiva all’aperto; è inoltre previsto il divieto di assembramento nelle aree pubbliche; infine, per i banchetti e gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti, con l’obbligo per gli operatori e per i partecipanti di avere effettuato il tampone nelle 48 ore antecedenti.
Queste misure restrittive resteranno in vigore fino al 6 settembre.
Nei Comuni interessati dalle misure, l’Asp promuove, con i sindaci, il Distretto sanitario e la rappresentanza dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, un tavolo tecnico per raggiungere, nel territorio comunale, il target del 70 per cento di vaccinati in prima dose. L’Asp potrà compiere tutti gli atti necessari a reperire personale amministrativo e medico necessario per attivare la vaccinazione decentrata e a domicilio.
Alla scadenza, in caso di mancata progressione del target previsto di vaccinati almeno in prima dose e in presenza di una incidenza dei contagi superiore a 250 casi per centomila abitanti, potranno essere disposte ulteriori misure di restrittive.
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