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Incremento vaccinazioni anticovid, riunioni operative in diversi Comuni

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La strategia è quella del coinvolgimento operativo dei medici di famiglia e dei pediatri

Individuare strategie comuni per sensibilizzare quanti non lo abbiano ancora fatto a sottoporsi alle vaccinazioni anti-covid-19, con il coinvolgimento operativo dei medici di famiglia e dei pediatri nell’attività vaccinale, per raggiungere il 70% dei vaccinati nel territorio distrettuale.

E’ con questo obiettivo che si stanno tenendo riunioni nei diversi Comuni della provincia di Siracusa, da Lentini, a Noto, ad Augusta e Priolo. Altre riunioni sono in corso in altri Comuni secondo le indicazioni che il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra ha condiviso con i sindaci dei Comuni elencati nell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana dove le vaccinazioni anti covid non hanno ancora raggiunto la percentuale prevista.

A Priolo il direttore del dipartimento Adiss dell’Asp, Anselmo Madeddu ha detto: “Insieme al primo cittadino – ha aggiunto – stiamo mettendo a punto anche un calendario: ogni medico fornirà date e orari per vaccinare i propri assistiti al Cerica. Per quanto riguarda le vaccinazioni domiciliari, insieme al sindaco Gianni abbiamo attivato un sistema che consentirà di ricevere le segnalazioni da parte dei medici, poi saranno le équipe dell’Asp a recarsi direttamente a casa per effettuare le somministrazioni. L’obiettivo – ha continuato Madeddu – è di aumentare le percentuali di adesione di Priolo ben oltre il 70%, che è il target minimo che ci si aspetta”.

Stesso messaggio a Lentini dove nell’aula consiliare si è tenuta una riunione operativa alla quale hanno partecipato i sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte, il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa e direttore del Dipartimento Adiss dell’Azienda, il direttore del Distretto sanitario di Lentini, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del Distretto di Lentini. Tutti loro sono stati invitati ad aderire alle vaccinazioni in maniera diretta, somministrando i vaccini nel proprio studio privato, al domicilio degli assistiti o in ambulatori messi a disposizione dalla sanità pubblica che fornisce il supporto necessario.

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