Il giro di affari quantificato in centinaia di migliaia di euro; l’associazione aveva ramificazioni anche anche all’estero, in particolare a Malta
Undici misure cautelari, 4 in carcere e 7 ai domiciliari, a carico di 11 persone di Augusta ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse on-line attraverso siti illegali, e all’esercizio abusivo dell’attività di credito ed usura.
Le misure, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, a seguito di indagini dagli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa e del Commissariato di Augusta, coordinate dal Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Siracusa, Fabio Scavone e dai Sostituti Procuratori, Donata Costa e Francesca Eva, hanno consentito di disarticolare una vera e propria associazione per delinquere il cui “core business” si sostanziava nell’esercitare abusivamente l’attività di gioco e scommesse.
I promotori, fungendo quale raccordo tra i due distinti gruppi di gestione dei siti illegali di scommesse ed avvalendosi del rapporto con i gestori, nazionali ed esteri, riuscivano ad ottenere da questi il credito necessario per l’esercizio del gioco senza anticipare denaro, così fidelizzando i giocatori e assumendo credito, anche usurario.
Il tutto, con l’aggravante dalla transnazionalità avendo l’associazione propaggini anche all’estero, in particolare a Malta.
Le indagini sono partite a dicembre 2019, quando una coppia di anziani coniugi ha denunciato la situazione del proprio figlio che a causa dei debiti di gioco era vittima degli aguzzini.
Da qui gli accertamenti patrimoniali e le investigazioni, sia tradizionali che supportate da attività tecniche, che hanno accertato l’attività di raccolta di scommesse sportive effettuate su siti illegali variamente denominati con gli organizzatori e i gestori che cambiavano indirizzo a seconda delle necessità e, di volta in volta, i sodali fornivano nuovi indirizzi e nuove credenziali di accesso per impedirne l’individuazione.
Sebbene alcuni degli indagati avessero regolare licenza per l’esercizio di giochi e scommesse in agenzie nazionali ufficialmente riconosciute, gli stessi spingevano i loro clienti ad effettuare le giocate e le scommesse sui siti illeciti esteri, traendone così un rilevante vantaggio economico dato dalla totale assenza di tassazione sui guadagni da parte dello Stato.
Questi “pacchetti clienti” spesso erano costituiti da pochi giocatori che, però, spendevano ingentissime quantità di denaro. Le perdite registrate in alcuni casi hanno superato i 100.000 euro per il singolo giocatore.
Da qui la necessità per i giocatori di rivolgersi agli usurai che ne approfittavano richiedendo interessi a tassi anche del 300%.
Il promotore dell’associazione è risultato essere percettore del reddito di cittadinanza e, di ciò, ne andava fiero elargendo consigli agli amici su come fare a percepirlo indebitamente.
Nel frattempo, teneva un tenore di vita elevatissimo con viaggi e vacanze estive di lusso e per aumentare l’importo mensile del sussidio non esitava a fornire false dichiarazioni, arrivando a percepire la soglia massima di reddito di cittadinanza.
Alle operazioni, iniziate all’alba, hanno partecipato circa 50 poliziotti della Questura di Siracusa che hanno rintracciato tutti i destinatari dei provvedimenti restrittivi e contestualmente eseguito le relative perquisizioni.
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