L’associazione dei consumatori: “Possibili reati da parte di lavoratori e medici compiacenti”
Boom in Sicilia di certificati per malattia presentati dai lavoratori dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass sui posti di lavoro.
A dirlo è il Codacons che annuncia la presentazione di esposti in tutte le procure dell’Isola perché siano verificate ipotesi di reato che vanno dal falso ideologico alla truffa aggravata.
“Nell’isola i certificati presentati lo scorso 15 ottobre – si legge nella nota dell’associazione – sarebbero stati 6.437 contro i 5.150 del venerdì precedente, con un aumento del +25%, mentre il 18 ottobre, con l’avvio della prima settimana lavorativa con le nuove disposizioni, il loro numero risulterebbe pari a 12.007, con un incremento del +18,5% rispetto al lunedì precedente”.
Una crescita abnorme – commenta il Codacons – che fa sorgere il sospetto che in Sicilia molti lavoratori, non disponendo di Green pass e non volendo ricorrere al tampone, abbiano scelto di mettersi in malattia allo scopo di non subire le sanzioni previste per i dipendenti pubblici e privati privi di certificazione sanitaria. Malattie con ogni probabilità inesistenti – conclude la nota – che producono un danno per le casse dell’Inps e potrebbero realizzare reati sia da parte dei lavoratori, sia dei medici che hanno firmato certificati falsi”.
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