Otto in carcere, una ai domiciliari e una di sospensione dal servizio
Blitz dei Carabinieri con accusa di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, cessione di sostanze stupefacenti e accesso abusivo a sistema informatico.
Queste accuse del blitz dei militari di Monreale che ha portato a 9 arresti (8 in carcere e 1 ai domiciliari) e un provvedimento di sospensione dall’ufficio tra San Giuseppe Jato e San Cipirello, nel Palermitano.
Le indagini della Dda di Palermo coinvolgono 6 presunti affiliati alla famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato e sono relative al periodo compreso tra febbraio 2017 e novembre 2019, quando il gruppo di Monreale ha condotto il monitoraggio degli assetti criminali interni allo storico mandamento mafioso jatino.
E’ stato portato alla luce quanto accaduto all’indomani dell’arresto di Ignazo Bruno Ignazio, capo del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato, e di Vincenzo Simonetti, suo autista e consigliere, avvenuti, rispettivamente, nelle operazioni di polizia convenzionalmente denominate “Quattro.Zero”, nel 2014, e “Montereale”, nel 2016.
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