Quella di ieri è la quinta nave straniera sottoposta quest’anno a fermo nel porto di Augusta
Provvedimento di fermo amministrativo emesso ieri a carico di un mercantile straniero, in attesa di effettuare operazioni commerciali al porto di Augusta.
Alla nave sono state contestate numerose gravi carenze strutturali (eccessiva corrosione delle lamiere e presenza di fori sia sui ponti scoperti che dentro le stive del carico), malfunzionamenti degli impianti di sicurezza ed antincendio (impianto rilevazione incendi, impianto estinzione fisso in sala macchine ed apparati radio), degli allarmi di macchina e degli impianti di automazione, dei sistemi di illuminazione e di comunicazione d’emergenza.
Riscontrate, inoltre, numerose carenze sugli standard minimi di vita e sicurezza degli ambienti di lavoro in cui l’equipaggio è costretto a vivere e prestare la propria attività, tra cui la scarsa igiene delle cucine e della cambusa di bordo, l’inadeguatezza (per quantità e qualità) delle provviste alimentari, la presenza di cibo scaduto o avariato, la vetustà degli arredi delle cabine dell’equipaggio ed il malfunzionamento dei bagni di bordo, il mancato pagamento dello stipendio di tutti i marittimi imbarcati e la mancanza, per qualcuno di essi, di un valido contratto di lavoro.
Il provvedimento di fermo sarà revocato soltanto dopo l’eliminazione certificata delle carenze riscontrate, notificate all’amministrazione di bandiera ed alle organizzazioni di rappresentanza degli armatori e dei lavoratori del settore marittimo.
Quella di ieri è la quinta nave straniera sottoposta quest’anno a fermo nel porto di Augusta.
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