Dopo la battaglia, vinta, per avere giustizia, la famiglia impegnata a in difesa delle donne vittime di violenza
Oggi è il settimo anniversario della morte di Eligia Ardita e della piccola Giulia e il loro ricordo è sempre vivo a Siracusa.
Una messa sarà celebrata questa sera alle 18 nella chiesa di San Metodio.
L’infermiera siracusana, come stabilito in via definitiva dalla Cassazione a luglio dello scorso anno, fu uccisa tra le mura di casa dal marito Christian Leonardi.
E’ stata una lunga battaglia per la giustizia portata avanti senza sosta dalla famiglia, con papà Agatino in testa, convinto sin dall’inizio delle responsabilità del marito della figlia.
Leonardi quella tragica sera, dopo aver cenato con Eligia insieme ai suoceri, ebbe una discussione con la moglie perché voleva a tutti i costi uscire con gli amici, e al culmine della discussione la colpì alla testa e la soffocò.
Insieme a Eligia in quell’istante morì anche la piccola Giulia, che Eligia portava in grembo da 8 mesi.
Un dolore grande per i familiari tutti, portato avanti con grande dignità e che, nel loro ricordo, hanno dedicato la casa della tragedia di via Calatabiano ad una Fondazione che si occupa della difesa e della tutela delle donne vittime di violenza.
Ma non solo. La scuola di fronte a quella casa a luglio dell’anno scorso è stata intitolata proprio a Eligia Ardita e Giulia vittime di femminicidio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che è intervenuta a scoprire la targa.
Il pensiero comune di coloro che a Eligia hanno voluto e vogliono tanto bene è che quanto accaduto possa servire a dar coraggio a tutte quelle donne che subiscono violenze in silenzio e non hanno il coraggio di denunciare e che in molte occasioni vengono uccise da chi, invece, doveva proteggerle.
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