Tra i mestieri più colpiti estetisti, acconciatori e meccanici
In Sicilia tra le imprese artigiane 1 su 5 è abusivo o irregolare. Sono come fantasmi, non risultano da nessuna parte eppure esistono e sono ben 280 mila lavoratori, di questi 6.800 operano in provincia di Siracusa.
Tutto rigorosamente in nero, senza garantire dipendenti e clienti.
Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia, nell’ambito della campagna nazionale, attraverso il linguaggio dei fumetti con strisce dedicate ai vari mestieri, dal titolo “Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani”.
Tra i mestieri più colpiti estetisti, acconciatori e meccanici.
La Sicilia la terza regione italiana nella classifica del lavoro illegale dopo Calabria e Campania con il 18,5 per cento di imprese abusive.
Tra le prime dieci province italiane per numero di unità di lavoro indipendenti non regolari troviamo Palermo con 21.800 unità e Catania con 21.500 unità.
A livello provinciale l’artigianato è più esposto a Caltanissetta (42,9%), Siracusa (42,8%) e Catania (42,4%); mentre rappresenta quote più elevate del totale imprese nei mestieri più esposti al fenomeno dell’abusivismo a Enna (87,0%), Agrigento (81,1%) e Ragusa (79,9%).
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