La richiesta del sindaco Lo Faro al termine dell’illustrazione del parere negativo verso la realizzazione di un nuovo impianto in un’area già satura
Sospensione del procedimento di autorizzazione per la realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, a Lentini e svolgimento di un sopralluogo dei tecnici, prima che venga assunta qualsiasi decisione in merito.
Questa la richiesta che il Comune di Lentini, attraverso il sindaco, Rosario Lo Faro, ha avanzato in sede di conferenza dei servizi a Palermo.
Il primo cittadino ha anche supportato la richiesta dei Comuni vicini di poter partecipare attivamente al procedimento in quanto il loro territorio, essendo limitrofo, è interessato dagli effetti della presenza di una discarica.
La conferenza dei servizi è stata riaggiornata per acquisire il parere di altri enti prima di assumere una determinazione.
“Per questo nei prossimi giorni – riferisce il sindaco – convocheremo una riunione operativa con le associazioni, i comitati e i soggetti impegnati nella salvaguardia del territorio allo scopo di organizzare una mobilitazione e un’efficace azione di contrasto che possa evidenziare l’assoluta contrarietà della comunità a un simile insediamento”.
Il parere negativo espresso dal Comune di Lentini, in sede di conferenza dei servizi, è stato ampiamente articolato.
“E’ stato evidenziato, anche attraverso supporti aerofotogrammetrici – dichiara Lo Faro – la grande concentrazione di numerose discariche già esistenti nel territorio e il danno che la realizzazione di una nuova discarica da 2.752.538 m3 di volumetria, produrrebbe per l’ambiente e per la salute dei cittadini, in una zona che registra un altissimo tasso di tumori.
“Abbiamo fatto presente – aggiunge il sindaco – che la discarica sorgerebbe a circa 2 km dal Biviere di Lentini, che è classificato ZPS (Zona di Protezione Speciale), SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e IBA (Importante Area Faunistica) e che l’insorgere della discarica pregiudicherebbe qualsiasi forma di impiego e valorizzazione turistica dell’area.
Abbiamo rilevato – prosegue – che nella zona insistono vincoli di natura archeologica che contrastano con la realizzazione di una discarica e abbiamo ricordato la vocazione agricola dell’area.
Infine – conclude – abbiamo riportato dati che dimostrano che il fabbisogno volumetrico per impianti di discarica dell’intera provincia di Siracusa è di gran lunga inferiore alla potenzialità della nuova discarica”.
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