Hanno relazionato medici esperti del settore
Il tema della prevenzione e dello screening oncologico al centro di una conferenza che si è svolta al Centro Diurno di Priolo, organizzata da Comune, assessorato alla sanità, e dall’Asp, in collaborazione con la docente Rita Limer.
Ad aprire i lavori il sindaco Pippo Gianni. “Abbiamo organizzato questa giornata con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di queste tematiche.
Prevenire è meglio che curare. Forse non è ancora chiara l’importanza di una visita o di un esame precoce, che
aumenta notevolmente le possibilità di guarigione, garantisce cure tempestive, meno invasive e più efficaci.
Dispiace – ha concluso il primo cittadino – constatare anche l’assenza dei medici di Priolo, invitati all’evento”.
“Si è discusso anche di tumori prettamente femminili, come quelli del seno e del collo dell’utero – ha commentato Maria Grazia Pulvirenti, vicesindaco e assessore alla Sanità – per i quali sono previsti screening a partire dalla giovane età, e come donna e mamma mi dispiace che l’evento sia stato sottovalutato, che non sia stata data la
giusta importanza al fondamentale tema della prevenzione”.
La responsabile del servizio di Prevenzione e Promozione della Salute, Enza D’Antoni, ha poi spiegato i programmi messi in campo dall’Asp per far conoscere alla popolazione gli screening oncologici, dalle scuole alle piazze, con l’obiettivo finale di incrementare l’adesione agli esami.
“Molti di noi -ha rimarcato il direttore Uoc di Chirurgia all’ospedale di Lentini, Giovanni Trombatore – pensano che i tumori riguardino solo gli altri; dobbiamo invece sapere che una persona su quattro statisticamente si ammalerà di tumore ed è dimostrato da tutti gli studi che tanto più precocemente si fa la diagnosi tanto maggiori sono le possibilità di guarigione.
Non a caso, sono stati organizzati gli screening su colon retto, utero e mammografico, in quanto sono le patologie più frequenti, e insieme al cancro ai polmoni, raggiungono il 40% di tutti i tumori.
In tante zone d’Italia l’adesione agli screening è del 60/70% mentre in Sicilia scende parecchio. Se riuscissimo quindi a fare uno screening corretto, potremmo salvare molte vite umane”.
“Il cancro, se preso in tempo, si può sconfiggere. La prevenzione – ha sottolineato la docente Rita Limer – è l’arma più potente per combatterlo.
Nel corso del pomeriggio è stato allestito anche uno stand per prenotare gratuitamente esami e visite.
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