Percorsa l’area costiera del demanio (ex Feudo Santa Lucia) da Punta del Gigante a Punta Tavola
Il popolo. ambientalista, artisti e esponenti del mondo della cultura e soprattutto cittadini, quasi mille, ieri pomeriggio hanno invaso pacificamente la Pillirina per chiederne la piena tutela e la conclusione dell’iter di istituzione della Riserva Naturale Orientata “Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena”, iniziato ben 11 anni fa e fermo da più di 7.
Corposo il fronte ambientalista che ha partecipato alla passeggiata: Legambiente, Natura Sicula, Lipu, WWF, Arci, Slow Food Siracusa, Club Alpino Italiano Siracusa, Rifiuti Zero, La Brigata Rosa, Ad Gentes, Federescursionismo Sicilia, Naturalchemica, Comitato Stop Veleni.
Accompagnati da una guida esperta come Fabio Morreale, hanno percorso l’area costiera del demanio comunale (ex Feudo Santa Lucia) da Punta del Gigante a Punta Tavola.
Per arrivare all’istituzione della riserva è necessario che l’Ars approvi una piccola modifica alla legge regionale per adeguarla a quella statale e prevedere forme di partecipazione degli enti locali nel procedimento istitutivo come la Legge quadro nazionale.
“L’ultimo atto – si legge in una nota di Legambiente – risale al 17 luglio 2015 quando in seguito al parere favorevole dalla IV Commissione Legislativa dell’Ars, con Decreto Assessoriale la Riserva venne inserita nel “Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali”.
Adesso – prosegue il documento – serve muovere un passo decisivo per dare vita alla riserva naturale e scongiurare interventi edilizi incompatibili con la bellezza dei luoghi”.
Da qui la richiesta di un’assunzione generale di responsabilità da parte della classe politica locale, a cominciare dal Comune di Siracusa che deve chiedere alla Regione Siciliana di concludere immediatamente il procedimento di istituzione dell’area naturale protetta, dichiarandosi disponibile a ribadire, qualora fosse ritenuto necessario, in una nuova conferenza il proprio assenso.
Anche i parlamentari regionali vengono chiamati a fare la loro parte “sia per fare concludere il procedimento istitutivo della riserva che impegnandosi a fondo per approvare l’unico articolo di legge necessario ad adeguare la legge regionale a quella nazionale”.
“La tutela di quest’area dall’indubbio valore naturalistico e paesaggistico- spiega Legambiente – attraverso l’istituzione della riserva naturale costituisce l’unica prospettiva di fruizione sostenibile di questo sito.
La riserva, allo stesso tempo – prosegue – è anche una grande opportunità per accrescere l’economia della città e imboccare con decisione la strada di uno sviluppo economico realmente sostenibile, come è accaduto tanto tempo fa, per fare solo un esempio, a Vendicari, risparmiata in passato da porti turistici e raffinerie, e oggi una delle riserve più belle e visitate di Italia, che dà lustro all’intero Sud-Est della Sicilia”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI