Critiche mosse alla decisione di concedere un luogo simbolo dell’istruzione cittadina a un’iniziativa definita “neofascista”
La presentazione del libro di Francesca Totolo “La Morale Sinistra” in programma per sabato 4 giugno nel cortile dell’ex liceo Gargallo a Siracusa, sta diventando un caso con polemiche forti e richiesta al Comune di conoscere i criteri di assegnazione degli spazi pubblici.
La Totolo, giornalista e scrittrice, è indicata come influencer di Casa Pound e collaboratrice di Primato italiano.
Disappunto viene espresso dall’associazione Lealtà e Condivisione: “Già dal titolo – si legge nella nota – il libro sembra volto a propagandare un orientamento eminentemente politico.
Non ci riconosciamo nelle opinioni della autrice, notoriamente schierata, in materia di immigrazione ed altro, su posizioni conservatrici antitetiche a quelle propugnate dalla nostra Associazione – prosegue – ma ovviamente siamo dell’ idea che chiunque, e massimamente chi la pensa diversamente da noi, abbia libertà di esprimere il proprio pensiero, purché non si travalichi in apologia del fascismo.
Ciò che viene contestato è la concessione del cortile del Gargallo: “Riteniamo che l’ utilizzo dei locali comunali vada tuttavia soggetto a restrizioni. Chiediamo quindi – scrive Lealtà e Condivisione – che il Comune voglia chiarire i termini anche economici della concessa autorizzazione ed in genere quali siano i parametri utilizzati nella programmazione degli eventi nel Cortile dell’ ex Liceo Gargallo, che andrebbe a nostro avviso destinato, esclusivamente all’ approfondimento culturale e scientifico”.
A contestare la concessione dello spazio anche il segretario generale provinciale della Cgil, Roberto Alosi: “La multiculturalità, la mescolanza e la capacità di discernere, qualità mosse a perno della nostra istruzione e della nostra cultura – scrive – non vengano messe a rischio da pericolose ed alquanto inopportune iniziative di revisionismo di matrice neofascista.
Trovo un errore marcatamente politico e sociale, concedere i luoghi simbolo della cultura e dell’istruzione cittadina di questa comunità – conclude – ad associazioni che si ergono a protettori di un dogma totalizzante e rivolto sempre all’attacco del pensiero democratico nato dalla resistenza partigiana.
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