Critiche anche per il mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata annunciato per il primo anno
Atto d’accusa sull’operato dell’amministrazione comunale sul fronte dei rifiuti, in parytcolare sui previsti aumenti della Tari.
A farlo in due distinti interventi sono l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, che non lesina commenti negativi sulla gestione attuale, e Michele Mangiafico del movimento Civico 4.
“Sui rifiuti a Siracusa il fallimento è acclarato e totale”. Così sentenzia Garozzo: “Anacronistico, ingiusto e fastidiosissimo aumentare del 7% le bollette dei cittadini siracusani, soprattutto alla luce dei disagi e delle condizioni igienico sanitarie in cui versa la città.
Il nuovo capitolato d’appalto – aggiunge – doveva prevedere la riduzione del costo tari e non l’aumento, negli anni della mia amministrazione oltre a tagliare per ben due volte il costo tari nell’anno 2016 l’8% e nell’anno 2018 il 15%, avevamo anche creato il sistema di pesatura dei rifiuti per fare ulteriormente risparmiare in siracusani.
Appena insediato – evidenzia Garozzo – il nuovo sindaco ha immediatamente ripristinato i vecchi valori della Tari quindi aumentandone il costo del 23%, oggi apprendiamo che quel costo lieviterà di un ulteriore 7% praticamente da quando c’è lui il costo Tari fa segnare un più 30%. Follia”.
E proprio sull’aumento del costo del servizio interviene Michele Mangiafico e Civico4: “Passerà progressivamente dal 2022 al 2025 da 29.149.649 euro a 31.231.975 euro, con un aumento di oltre due milioni di euro in tre anni, pari al 7,14%.
Ci sembra – sottolinea – che a fronte della sofferenza che la popolazione subisce in questi mesi, l’ultima delle cose a cui doveva pensare l’amministrazione fosse l’aumento del costo del servizio.
In considerazione poi del mancato raggiungimento nel primo anno del 65% di raccolta differenziata, Civico4 chiede il ritiro in autotutela del provvedimento, il mantenimento degli attuali costi del servizio di igiene urbana.
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