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Petrolchimico e bocciatura dell’area di crisi complessa, la politica: “Adesso piano operativo immediato per salvaguardare l’Isab-Lukoil”

Petrolchimico e bocciatura dell'area di crisi complessa, la politica: "Adesso piano operativo immediato per salvaguardare l'Isab-Lukoil"

Sorpresa e rammarico per le parole del ministro Giorgetti

“Siamo sorpresi dalle parole del ministro Giorgetti che, alla Camera in question time, ha anticipato il no all’istituzione dell’area di crisi industriale complessa per il rilancio del polo petrolchimico di Siracusa”.

A dirlo sono i parlamentari siracusani del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana, Pino Pisani ed i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua.

“Di fronte a questa decisione – dichiarano – ci aspettiamo allora da parte del ministro leghista un impegno serio e concreto per risolvere ora e subito le criticità che stanno minando il petrolchimico siracusano.

Attendere, come ha detto Giorgetti, l’evoluzione della situazione – aggiungono – significa assistere da spettatori alla fine annunciata della più grande area industriale siciliana e condannare 10mila lavoratori alla disoccupazione ed una provincia intera alla fame.

Se non ci sono i presupposti per l’area di crisi complessa – proseguono – ci aspettiamo allora un piano operativo immediato, per salvaguardare l’operatività dì Isab-lukoil di fronte alle sanzioni al petrolio russo e per favorire la riconversione e l’efficientamento degli impianti verso la transizione, anche con impiego di fondi pubblici”.

Si dice rammaricata la deputata regionale di Forza Italia Daniela Ternullo.

“La dichiarazione a Montecitorio del Ministro Giorgetti – dice – è palesemente viziata da una valutazione che non tiene conto delle reali esigenze del territorio, del petrolchimico e di conseguenza, dell’indotto coinvolto.

Mi sarei aspettata – aggiunge – un’articolata valutazione piuttosto che un sommario e lapidario diniego. A rischiare il posto di lavoro sono migliaia di padri e madri di famiglia. Non possono essere cancellati – conclude – con un colpo di spugna per valutazioni poco lungimiranti e per nulla strategiche”.

“Di fronte a questa decisione – dichiarano il segretario regionale di Articolo Uno Pippo Zappulla e la parlamentare del gruppo Leu-Art1 Maria Flavia Timbro – ci aspettiamo da parte del ministro leghista un impegno serio e concreto per risolvere ora e subito le criticità che stanno minando l’area industriale siracusana.

L’interesse della Sicilia e dell’economia della provincia di Siracusa – aggiungono – impone risposte urgenti e credibili per garantire l’operatività dì Isab-lukoil di fronte alle sanzioni al petrolio russo e per programmare la riconversione e l’efficientamento degli impianti verso la transizione, anche con impiego di fondi pubblici.

Con un piano industriale vero e serio, con adeguate risorse pubbliche e private – concludono – l’area di crisi industriale complessa è necessaria per garantire una indispensabile stagione di investimenti”.

“Il dato è tratto – dichiara Sebastiano Zappulla di Sinistra Italiana – Che non eravamo una priorità per il governo nazionale lo sapevamo già.

Che le espressioni locali delle forze politiche che sostengono il governo regionale e quello nazionale – afferma – non avessero peso politico era chiaro fin dall’inizio.

Non è forse il caso – conclude – di alzare la voce, scendere in piazza, di nuovo, con sindacati, lavoratori, partiti di opposizione e cittadini per rivendicare il diritto ad un futuro sostenibile per la nostra area industriale?”

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