I tecnici hanno analizzato la concentrazione nell’aria di biossido di azoto, biossido di zolfo, idrocarburi non metanici e benzene
“I dati di qualità dell’aria rilevati, dal 12 agosto fino alle ore 10 del 23 agosto, dalle stazioni fisse di monitoraggio gestite da Arpa Sicilia nell’Aerca di Siracusa non sembrano essere influenzati dall’incendio del 22 agosto all’interno dell’impianto Ecomac di Augusta”
Questa la conclusione a cui giungono i tecnici dell’Arpa al termine delle relazione stilata dopo la prima analisi dei dati di qualità dell’aria sugli inquinanti SO2, NO2, NMHC e benzene dopo l’incidente nel sito di contrada San Cusumano.
Nella relazione viene inoltre evidenziato che le stazioni Sr-Belvedere, Melilli, Solarino hanno avuto una interruzione di alimentazione elettrica a causa dalle avverse condizioni meteo del 22 agosto e che unque a partire dalle 17 non hanno acquisito dati.
La stazione di Augusta-Megara, che sulla base della direzione dei venti potrebbe aver risentito maggiormente dell’evento, non ha acquisito dati dalle 17 alle 20 del 22 agosto.
Ulteriori approfondimenti saranno effettuari nei prossimi giorni, analizzando i dati di speciazione del particolato PM10.
“Sono stati analizzati – si legge nella relazione – i dati, dal 12 agosto alle ore 01:00 al 23 agosto alle ore 10, di concentrazione media oraria degli inquinanti NO2, SO2, C6H6 e NMHC, alcuni dei quali sono caratteristici nei processi di combustione completa o incompleta.
Le concentrazioni rilevate sono state confrontate con i valori limiti previsti dal D.Lgs. 155/2010 e con i valori guida previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per il biossido di azoto NO2 non si rileva alcun superamento del valore limite orario (200µg/m3) e le concentrazioni registrate il 22 e 23 agosto non evidenziano valori anomali.
Per il biossido di zolfo SO2 non si rileva alcun superamento del valore limite orario (350µg/m3) e del valore limite giornaliero (125µg/m3).
Si rilevano dei picchi orari di concentrazione antecedenti l’evento incidentale nelle stazioni Solarino il 17 agosto e Melilli il 18, 19 e 22.
Le concentrazioni di idrocarburi non metanici NMHC mostrano i picchi più elevati nelle stazioni Augusta-Megara e Augusta-Marcellino in particolare il 19 agosto.
Tutte le stazioni hanno superato nel periodo indagato almeno una volta la soglia di 200 µg/m3. Non si evidenziano picchi di concentrazione che possono essere correlati in modo specifico all’evento incidentale.
Le concentrazioni di benzene, come spesso accade, mostrano i picchi più elevati nelle stazioni Augusta Marcellino e Augusta Megara: in particolare il 13 agosto nella stazione Augusta Marcellino si è rilevata una concentrazione pari a 62 µg/m3e nella stazione Augusta-Megara il 19 agosto alle ore 08:00 una concentrazione pari a 50 µg/m3
Non si evidenziano picchi di concentrazione che possono essere correlati in modo specifico all’evento incidentale.
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