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Cafeo (Prima l’Italia): “La Regione sospenda richieste rimborsi ai centri privati convenzionati”

Cafeo (Prima l’Italia): “La Regione sospenda richieste rimborsi ai centri privati convenzionati"

A seguito del cambio dell’elenco delle prestazioni erogabili in regime di accreditamento per conto del Servizio sanitario nazionale

“L’assessorato regionale alla Salute sospenda le procedure per la restituzione dei rimborsi chiesti ai laboratori di analisi e ai centri cardiologici accreditati con il Servizio sanitario pubblico”.

È la richiesta che il parlamentare regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo rivolge all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e al direttore della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca.

L’assessorato regionale alla Salute ha incaricato le Asp siciliane di riscuotere le somme dai titolari di queste strutture private in virtù di un cambio in corsa del nomenclatore tariffario, cioè l’elenco delle prestazioni erogabili in regime di accreditamento per conto del Servizio sanitario nazionale.

“Essendo cambiato il tariffario – spiega Cafeo – viene chiesta ai centri privati la restituzione della differenza tra il vecchio e il nuovo prezzario.
La Regione – prosegue – ha deciso di stringere un cappio alla gola dei laboratori convenzionati, non tenendo in conto alcuni fattori, tra cui l’impennata dei costi per l’energia che i centri devono sostenere e soprattutto il loro determinante contributo in occasione della pandemia, quando la sanità pubblica sembrava al collasso”.
Peraltro, la Regione – prosegue – non solo non ha considerato gli interessi di mora per i ritardi nei pagamenti o l’extrabudget, ma non ha neppure convocato i tavoli tecnici per la definizione delle spettanze”.
Il parlamentare regionale paventa un crollo delle prestazioni sanitarie se l’amministrazione regionale proseguisse in questo muro contro muro con i laboratori di analisi e i centri cardiologici accreditati.

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