Per i due ‘furbetti’ sono scattati subito 30 giorni di sospensione dal lavoro, ma le conseguenze potrebbero essere ancor più gravi fino ad arrivare al licenziamento
Ispezione anti assenteismo negli uffici comunali di Rosolini. A metterla in atto il sindaco Giovanni Spadola, accompagnato da un dirigente del Comune.
Il primo cittadino ha scovato due dipendenti comunali furbetti: i 2, dopo avere timbrato il cartellino delle presenze, non erano sul posto di lavoro.
Inoltre, uno dei due, impiegato a 36 ore settimanali, quindi full time, pur non essendo sul posto di lavoro, si segnava lo straordinario.
Per i due ‘furbetti’ sono scattati subito i provvedimenti disciplinari: trenta giorni di sospensione dal lavoro, ma le conseguenze potrebbero essere ancor più gravi fino ad arrivare al licenziamento.
Amareggiato il sindaco: “In un momento di crisi come questa – dice Spadola – è un sacrilegio per quanti ogni mattina adempiono al proprio dovere, mettendosi a disposizione dei cittadini.
Tante persone si farebbero in quattro per avere un posto di lavoro – conclude – e c’è invece chi approfitta della pubblica amministrazione per farsi i propri comodi”.
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