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25 novembre

Giornata contro la violenza sulle donne: per Eligia, Laura, Loredana e tutte le altre VIDEO

E’ un fenomeno ancora molto diffuso ma non ineluttabile, che può essere arginato incrementando l’opera di educazione al rispetto a cominciare dai più giovani

Eligia, Laura, Loredana: nomi diversi, storie diverse, ma un destino comune, quello di essere state vittime di violenza di genere.

E con loro tante altre donne, morte per mano di uomini che, a parole, dicevano di amarle.

Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituite nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Una giornata in cui le istituzioni tutte sono impegnate nell’attività dii prevenzione per rilanciare quella rivoluzione culturale tanto auspicata, che può produrre più effetti dell’opera di repressione.

Quest’ultima è comunque necessaria, così come necessari sono i servizi di tutela e accoglienza per quelle donne che decidono di abbattere il muro di omertà e di vergogna che circonda i maltrattamenti psicologici o fisici patiti per denunciare.

C’è chi l’ha fatto e ha ricominciato a vivere e chi non c’è più.

Oggi vogliamo ricordare 4 di queste donne: Eligia Ardita, Laura Pirri, Laura Petrolito e Loredana Lopiano.

Eligia Ardita è l’infermiera siracusana in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, uccisa nel 2015 dal marito Christian Leonardi.

Eligia all’ottavo mesi di gravidanza quando il marito le ha tolto la vita, caudando anche la morte della piccola Giulia che la donna portava in grembo.

Solo grazie all’ostinazione della sua famiglia, è venuta fuori la verità sull’accaduto e per Leonardi è arrivata la condanna definitiva all’ergastolo.

Nel 2017 a morire è Laura Pirri di Rosolini il cui compagno, Sebastiano Iemmolo le diede fuoco in casa solo perchè la donna gli aveva negato 20 euro.

Solo 6 mesi dopo, quello che era stato presentato come un incidente domestico, si rivelò essere un femminicidio grazie alla testimonianza del figlio della coppia.

Condannato all’ergastolo l’uomo è morto durabnte la detenzione in carcere nel 2020.

Nel 2018 trova la morte Laura Petrolito, 20 anni di Canicattini Bagni. Fu accoltellata e gettata in un pozzo dal compagno Paolo Cugno, condannato a 30 anni e che a ottobre scorso, è stato trovato morto in cella.

Sempre nel 2018 è la volta di Loredana Lopiano, caposala del reparto di oncologia all’ospedale Di Maria di Avola.

La donna fu uccisa a coltellate dall’ex fidanzatino di una delle sue figlie, Giuseppe Lanteri. Il ragazzo è stato condannato in via definitiva a 30 anni di carcere.

La violenza sulle donne è, purtroppo, un fenomeno ancora molto diffuso, ma, come ha detto ieri il prefetto Giusi Scaduto, non è ineluttabile.

Bisogna invertire la rotta, incrementando l’opera di educazione al rispetto, reciproco e per se stessi, a cominciare dai bambini e dalle bambine che saranno gli uomini e le donne di domani.

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