La processione, iniziata alle 16 in punto, si è conclusa dopo le 23 con la chiusura del Simulacro nella Cappella poco prima di mezzanotte
E’ stato un abbraccio senza fine quello che, ieri nel giorno dell’Otava, i siracusani hanno tributato a Santa Lucia.
In tanti hanno atteso nel pomeriggio l’uscita del Simulacro dalla Basiica della Borgata, ma in moltissimi hanno accompagnato la Santa Patrona lungo il tradizionale percorso che ha portato Santa Lucia fino in Cattedrale.
L’hanno seguita, hanno camminato al suo fianco con il cuore e gli occhi colmi di emozione.
Emozione che ha vissuto picchi nella tappa in Santuario in cui Lucia ha incontrato Maria e dove grazie ad una pedana costruita ad hoc i malati dell’Unitalsi hanno potuto toccare il Simulacro.
L’emozione si è rinnovata in ospedale nel momento della preghiera per le tante persone che soffrono e che hanno affidato a Santa Lucia tutti i loro dolori.
In corso Gelone il cambio dei portatori con i vigili del fuoco.
L’arrivo ai ponti è stato accompagnato dai fuochi pirotecnici, uno spettacolo lungo quasi 9 minuti, visibile da gran parte della città.
Non è mancato l’omaggio floreale in piazza Archimede da parte del Prefetto, Gousi Scaduto.
Infine l’arrivo in piazza Duomo e l’ingresso in Cattedrale con il riposizionamento del Simulacro nella sua Cappella.
Erano le 23,52 e all’interno della Cattedrale la folla di fedeli ha tributato l’ultimo saluto alla Santa siracusana.
Il 28 dicembre è già prevista un’apertura straordinaria per ricordare il terremoto del 1908. La cappella che custodisce la Santa Patrona sarà aperta per accogliere i fedeli e le loro preghiere.
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