La misura, volta a stimolare e consentire l’autonomia abitativa dei giovani, consente di godere di speciali agevolazioni e tassi di interesse più bassi sui finanziamenti
I problemi che colpiscono la società italiana sono ormai ben noti. Aumento della precarietà lavorativa giovanile, perdita d’acquisto marcata che colpisce soprattutto il ceto medio-basso ne sono chiari esempi.
Per questa ragione, venire a conoscenza di politiche attive a sostegno dei giovani risulta un sollievo, ma soprattutto una speranza.
Oggi i giovani italiani possono usufruire di importanti agevolazioni. Tra le tante, una ha però monopolizzato l’attenzione.
Si fa riferimento alla proroga del “Bonus Prima Casa” per gli under 36, volta a stimolare e consentire l’autonomia abitativa dei giovani, offrendo loro la possibilità di acquistare un immobile ad uso abitativo, godendo di speciali agevolazioni e tassi di interesse più bassi sui finanziamenti.
Analizziamo nello specifico l’agevolazione, partendo da quelli che sono i requisiti di accesso.
Mutuo agevolato under 36: i requisiti di accesso
I limiti per accedere all’agevolazione risultano essere sia di natura reddituale che di età.
Com’è facile intuire, possono accedervi tutti coloro i quali abbiano meno di 36 anni di età.
La legge prevede anche un limite di reddito Isee pari a 40.000 euro annui per avere una garanzia statale massima, ossia pari all’80%, fissando il limite massimo del finanziamento fino a 250.000 euro.
Se il reddito risultasse superiore alla cifra indicata, la garanzia massima si abbasserebbe al 50%.
Il giovane, inoltre, non deve essere proprietario di altri immobili, fatta eccezione per gli immobili ottenuti da successione in caso di morte.
Come funzionano i Mutui Agevolati
Grazie all’agevolazione, i giovani potranno accedere al Fondo di Garanzia Consap, che prevede una copertura pari all’80% della quota capital del finanziamento.
Si potrà anche beneficiare dell’esonero dal pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta ipotecaria e catastale.
In caso di acquisto della “prima casa” soggetta a IVA, considerato che l’Iva deve essere comunque corrisposta all’impresa cedente, l’agevolazione è riconosciuta sotto forma di credito d’imposta di un importo pari all’IVA versata.
La durata massima del mutuo prevista è di 30 anni e non è necessaria la garanzia dei genitori per poter accedere al finanziamento.
I documenti da predisporre per la pratica sono: il modulo per la domanda, l’attestazione reddituale Isee, i documenti d’identità personali, una busta paga o una dichiarazione dei redditi (se si è titolari di Partita Iva), i vari documenti tecnici relativi all’immobile che si intende acquistare.
Dott.ssa Carola Geniale
Fonte: Fisco e Tasse – L’Agenzia delle Entrate
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI