La giunta comunale di Siracusa ha votato la richiesta di dichiarazione di stato di calamità
Danni ai territori agricoli, alle infrastrutture viarie e agli edifici, a impianti e reti tecnologiche, alle strutture pubbliche, alle infrastrutture viarie.
Sono stati riscontrati a seguito del violento nubifragio che si è abbattuto sul Siracusano dalle prime ore del 9 febbraio e per tutto giorno 10 sul territorio di Siracusa e che secondo una prima stima, da aggiornare, equivale a 8milioni 392.000 euro.
Da qui la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità approvata un paio di giorni fa dalla giunta comunale.
“I danni – si legge nella delibera – sono stati causati dall’esondazione dei Torrenti Mortellaro, Cifalino , Cavadonna in contrada Spinagallo, dei fiumi Anapo, Mammaiabica e Ciane che hanno determinato allagamenti anche con oltre due metri d’acqua;
Nmerose le auto in panne, trasportate dalla violenza delle acque e sommerse – viene descritto – molte attività commerciali e artigianali sono state costrette a chiudere fino a ripristino delle condizioni di sicurezza e normalità, registrando ingenti danni alle strutture e alla merce; ingenti danni anche alle colture locali ed a tutte le filiere agricole”.
Sono ancora in corso indagini e sopralluoghi per quantificare in maniera più puntuale le criticità così da contabilizzarli in un successivo provvedimento.
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