Gradenigo contesta di contro la scelta di realizzare nuovi campi pozzi da 20 milioni di euro
“Che fine ha fatto il progetto di captazione delle acque superficiali dell’Anapo inserito nel capitolato messo a bando
per la gestione del servizio idrico integrato della città di Siracusa e aggiudicato da Siam oltreun anno fa?”.
A chiederlo, a 10 mesi di scadenza dell’affidamento del servizio, è il presidente di L&C, Carlo Gradenigo.
“Dimentichiamo – scrive in una nota – che abbiamo una condotta e delle enormi vasche già realizzate dalla Ex Cassa del Mezzogiorno che porterebbero l’acqua potabile per caduta naturale da Pantalica fino alle nostre case.
Un progetto che – aggiunge – oltre ad evitare l’ulteriore insalinamento della falda e il recupero di una infrastruttura abbandonata costata miliardi delle vecchie lire, permetterebbe di gestire un’enorme portata di acqua che oggi finisce in mare.
Bisognerebbe investire sull’ampliamento e il recupero di invasi e condotte esistenti – conclude Gradenigo – invece di perseverare con nuovi campi pozzi da 20 milioni di euro che, oltre ad gravare sui costi energetici di gestione del servizio per alimentare le pompe che sollevano l’acqua da 80 metri di profondità, al primo temporale vanno in tilt”.
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