Raccontano di un’amicizia ritrovata e di un viaggio ironico e malinconico in una Sicilia inedita
Colapesce e Dimartino sono usciti protagonisti dal palco dell’Ariston dove si sono aggiudicati due premi, della critica e della sala stampa, con “Splash”.
Neanche il tempo di “digerire” questi riconoscimenti, con la canzone diventata un tormentone, che arriva sui grandi schermi la loro opera prima cinematografica.
“La primavera della mia vita” è già a tutti gli effetti un “fenomeno”: ai botteghini dei cinema i biglietti sono esauriti e il programma, che prevedeva un evento di tre serate, è stato allungato.
Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino, alias Colapesce e Dimartino, protagonisti del film, ma anche autori del soggetto, della sceneggiatura e delle musiche, raccontano, mischiando ironia e malinconia, la storia di due amici musicisti che si ritrovano e girano la Sicilia per scrivere un libro sulle sue leggende, attraverso gli incontri con una serie di personaggi.
Scardinati tutti i cliché classici sull’Isola della quale vengono mostrati scorci meno conosciuti, a cominciare proprio da Siracusa.
“Questo è un film sincero e aperto che è arrivato al pubblico in tutte le sue emozioni”: ha tenuto a dire il regista Zavvo Nicolosi.
Colapesce e Dimartino, rispondendo a una domanda sulle aspettive dicono con un candore e senza filtri: “Noi viviamo tutto con disinvoltura. Siamo più per la speranza e facciamo ciò che ci piace. Sono gli altri che hanno aspettative su di noi”.
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