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Il Cga annulla l’ordinanza di divieto di assembramento del 2019. Alosi (Cgil): “Difesi i diritti costituzionali”

agricoltura

A promuovere l’azione giudiziaria, oltre al segretario generale della Cgil di Siracusa, fu anche il segretario nazionale, Landini

Il Cga, con sentenza del 11 gennaio 2023, annulla  l’ordinanza di divieto di assembramento del prefetto di Siracusa Luigi Pizzi in carica nel 2019 e ribadisce l’;intangibilità dell’art. 17 della Costituzione.

Promotori dell’azione giudiziaria erano stati Roberto Alosi, Segretario Generale della Cgil di Siracusa e Maurizio Landini, Segretario Generale Cgil, assistiti dagli avvocati Umberto Di Giovanni, Vittorio Angiolini e Simone
Sabattini.

“La brutta vicenda esplode a maggio del 2019 – ricorda Alosi – nel pieno di una vertenza che coinvolgeva decine di famiglie di lavoratori della zona industriale privati di ogni fonte di sostentamento da un sistema di subappalti ormai endemico.

L’allora Prefetto di Siracusa – prosegue – ritenne di emanare un’ordinanza di divieto, per l’enorme durata di cinque mesi, di ogni possibilità di riunione dei lavoratori negli spazi attigui a 12 portinerie di tutti gli stabilimenti della zona industriale e persino di grandi esercizi commerciali.

L’ordinanza prefettizia che nasceva da alcune segnalazioni dell’Ambasciatore russo e del Console generale russo entrambe relative al blocco illecito del lavoro dello stabilimento Isab”

Così  recita la sentenza  del Cga: “Alla libertà di riunione garantita dalla Costituzione all’art. 17, non possono apportarsi limiti né tramite legge né tantomeno tramite esercizio di potere amministrativo……..

Con detto provvedimento, è chiaro, si è inteso soprattutto e in anticipo pregiudicare il diritto di riunirsi dei lavoratori per finalità sindacali, il quale, sia all’;interno che all’esterno dei luoghi di lavoro, trova copertura ulteriore nell’;art. 39 della Costituzione.”

“Un’azione giudiziaria doverosa da parte della Cgil – conclude Alosi –  non solo a difesa dei lavoratori ma soprattutto a tutela rigorosa dei diritti costituzionali essenziali per la vita democratica”.

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