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Compravendita di case popolari a Siracusa alla base del ferimento di un uomo: 5 misure cautelari

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Un 29enne è stato gambizzato il 7 giugno 2022, nel quartiere di via Algeri

Cinque misure cautelari eseguite a Siracusa per il ferimento di un uomo di 29 anni in via Algeri a Siracusa a seguito di un episodio di compravendita di case popolari.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Siracusa, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del locale Tribunale su richiesta della Procura nei confronti di 5 persone, di età compresa tra i 20 e i 39 anni, (3 in carcere, 1 ai domiciliari e 1 obbligo di dimora).

Nel pomeriggio dell’8 giugno, i militari operanti hanno rintracciato 2 giovani di 19 e 22 anni, entrambi pregiudicati e
conosciuti dalla vittima, rinvenendo e sequestrando, dopo alcune perquisizioni, la pistola calibro 38 usata per il reato.

Il 19 enne è stato arrestato in quanto ritenuto l’esecutore materiale del ferimento, mentre il 22enne è stato denunciato a piede libero per averne favorito la fuga.

Gli ulteriori sviluppi investigativi, finalizzati a far luce sulla vicenda, anche in relazione al movente alla base del compimento della gambizzazione, hanno restituito un grave quadro indiziario in merito al delitto di estorsione consumato da più persone ai danni della persona ferita il 7 giugno 2022.

In particolare, le attività investigative hanno fatto emergere che l’abitazione in cui viveva il 29enne gli era stata “venduta” per 3000 euro da una donna che, per lo stesso immobile, si era già fatta consegnare dei soldi da un’altra persona intenzionata ad occupare l’alloggio popolare.

Non avendo la possibilità di occupare l’immobile, nonostante la somma versata, tale persona ne aveva chiesto la restituzione rivolgendosi a uno dei destinatari di misura.

Questi si sono recati  nell’alloggio e hanno preteso la somma di 1000 euro da chi lo occupava, al suo rifiuto, si sono allontanati e sono tornati armati di pistola facendo fuoco all’altezza delle gambe del 29enne.

I militari hanno sottolineato la mancanza di collaborazione da parte della vittima e dai suoi familiari, nonostante il ferimento sia avvenuto sulla soglia della sua abitazione e la vittima conoscesse perfettamente gli indagati.

Il mandante e due degli esecutori materiali dell’estorsione sono stati portati in al carcere, mentre, gli
altri due sono stati sottoposti, rispettivamente, ai domiciliari e all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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