Standing ovation per “Ulisse, l’ultima Odissea” al Teatro greco di Siracusa

Anteprima mondiale ieri sera al Teatro greco di Siracusa per “Ulisse, l’ultima Odissea” per la regia di Giuliano Peparini, uno spettacolo che sposa in maniera perfetta e con grande naturalezza antico e moderno, anzi ultracontemporaneo.

Recitazione, musica (del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark), danza e acrobazia sono perfettamente fusi insieme in un unicum che è sempre a servizio del testo originale di Omero tradotto dal grecista Francesco Morosi.

Fondamentale l’utilizzo di luci, ombre, colori a supporto del protagonista Odisseo-Sartori che ha proposto un’interpretazione meravigliosa.

Le forti emozioni narrate ( l’emozione dell’avventura e il dolore del ricordo) sono perefettamente percepite dal pubblico (oltre 4.000 persone alla prima) che ha espresso il suo apprezzamento con numerosi applausi nel corso dello spettacolo.

A Ulisse lontano dalla sua Itaca, bloccato in un luogo da cui non riesce a partire, non restano che il ricordo e il racconto.

Aiutato da un cantore e incalzato da un coro di viaggiatori, Odisseo narra i suoi straordinari viaggi: e così Calipso, il Ciclope, le Sirene, Circe, Scilla, Cariddi si formano nella sua memoria e prendono vita in scena, in un continuo e affascinante intreccio fra le parole di Omero, la musica, la danza.

Tutto ciò è ambientato in un aeroporto, “un luogo – come dice il regista Giuliano Peparini – da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare” con in scena quasi 100 artisti.

“Questo spettacolo – ha detto ancora Peparini – parla anche del nostro tempo, e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa”.

“Ulisse, l’ultima Odissea” resterà in scena a Siracusa fino al 2 luglio per poi essere rappresentato nei teatri italiani, da Pompei a Ostia antica e Milano.