Appello ai tre consiglieri Pd a “tenere la schiena dritta”
La prove di disgelo tra il sindaco di Siracusa, Francesco Italia e il Pd non convincono Salvo Baio che pensa si tratti solo di una mossa del primo cittadino per avere i numeri per eleggere il presidente del Consiglio comunale.
“Non ce n’è uno, uno solo, che ritenga sincera l’ ostentata volontà del sindaco Italia di riaprire il dialogo con il Pd.
Stiamo parlando dello stesso sindaco che ha rifiutato la richiesta di apparentamento del Pd che, quella sì, poteva rappresentare una concreta possibilità di nuovi rapporti politici.
E ancora dobbiamo ricordare ad alcuni smemorati che senza la mossa di Giancarlo Garozzo, che ha modificato la distribuzione dei seggi, il Pd avrebbe avuto, per effetto di quel rifiuto, un solo consigliere comunale, anzichè gli attuali tre.
Il disgelo à la carte dell’inquilino di Palazzo Vermexio ha una sola motivazione: trovare i numeri per eleggere il presidente del Consiglio comunale, non nella persona di Massimo Milazzo, che sarebbe un’ottima scelta, ma nella persona di un consigliere dell’Mpa, che altrimenti farebbe saltare il banco.
Mettendo insieme i 9 consiglieri eletti nelle liste di Francesco Italia, con i 4 dell’Mpa e i due provenienti da Fratelli d’Italia, il sindaco arriva a quota 15, che potrebbe non essere sufficiente per conquistare la presidenza del Consiglio.
O meglio potrebbe essere sufficiente solo nel caso in cui i consiglieri Pd si astenessero o votassero per uno di loro.
Ma il sindaco, non fidandosi dei Dem e temendo che essi possano essere tentati dall’idea di scombinare i giochi, gli lancia il ramoscello d’ulivo, gli fa sentire il profumo di assessorati, lusinga Massimo Milazzo, il quale, credo, diffida di Italia anche quando promette doni.
Non so cosa faranno i tre consiglieri Pd quando si dovrà eleggere il presidente del Consiglio comunale.
So però che se il Pd in questo passaggio non terrà la schiena dritta e darà invece ascolto alle sirene del ventre molle e delle quinte colonne che ha al proprio interno è destinato all’irrilevanza.
Al posto del Pd, darei battaglia in Consiglio sulle cose sbagliate dell’amministrazione e non avrei esitazione a sostenere quelle giuste.
Per prima cosa però presenterei un ordine del giorno per raccomandare al sindaco di raddoppiare (almeno) la presenza di genere in giunta”.
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