Alla banchina 4 eseguiti i rilievi della Polizia scientifica mentre il comandante e suoi uomini sono stati sentiti, fino a notte fonda, dal magistrato di turno
Erano passate da un pezzo le 22 quando, finalmente, il peschereccio siracusano Orizzonte ha fatto la sua comparsa all’interno del porto di Siracusa.
Questa volta al rientro dalla battuta di pesca il comamndate Trigilio e i suoi uomini trovano ad attenderli un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine pronte a mettersi al lavoro per capire cosa è successo in mare aperto il 18 luglio tra il motopesca e una motovedetta libica.
Alla banchina 4 c’erano uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di finanza oltre, ovviamente a quelli della Capitaneria di porto.
I volti dei pescatori sono apparsi provati e anche se in banchina c’erano familiari e amici, non hanno fatto nessun particolare cenno di saluto nei loro confronti.
La loro espressione era corrucciata, l’esperienza che hanno vissuto è di quelle che lasciano il segno.
Secondo quanto hanno riferito e mostrato attraverso un video inviato mentre erano ancora in mare al loro armatore, Nino Moscuzza, il peschereccio sarebbe stato attaccato a colpi di mitra dai militari di una motovedetta libica, che saliti a bordo dell’Orizzonte avrebbero anche colpito alcuni di loro, portando via anche la scheda madre del telefono satellitare.
E tutto ciò, sempre secondo quanto riferito dai componenti dell’Orizzonte, sarebbe avvenuto in acque internazionali.
All’arrivo in banchina, gli uomini della Scientifica sono saliti a bordo per effettuare tutti i rilievi, dopo che l’imbarcazione è stata posta sotto sequestro, mentre l’equipaggio è stato condotto dentro la Capitaneria per essere sentito dal magistrato di turno e cristallizzare la situazione.
Era già notte, quando i familiari dei pescatori hanno pensato bene di tornare a casa e di rinviare l’abbraccio ai loro cari a questa mattina.
Per il comandante Trigilio e i suoi uomini una nuova lunga notte insonne.
Uno dei membri dell’equipaggio del motopesca (è notizia di oggi ) è stato arrestato da agenti della Squadra Mobile, congiuntamente a personale della Capitaneria di Porto.
L’uomo, un cittadino egiziano di 46 anni, è risultato inosservante al Decreto di respingimento emesso dal Questore di Siracusa il 22 ottobre 2022.
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