Il segretario generale provinciale della Cgil, Alosi, annuncia “un autunno di mobilitazione”
“Sono poco meno di 33.000 in provincia di Siracusa i cittadini percettori del Reddito di Cittadiannza (RdC), pari a ben 14.745 nuclei familiari fragili e sono 2.844 i nuclei familiari che con un semplice sms hanno già subito la sospensione”.
A snocciolare i numeri che rigiardano il territorio e le famiglie siracusane è Roberto Alosi, segretario generale provinciale della Cgil.
“Mancano le procedure, mancano le circolari, manca l’attivazione del supporto alla formazione (che non potrà
partire prima del prossimo autunno)- aggiunge – e intanto, se la procedura sarà confermata nei modi e nei tempi previsti dalla norma, il Governo fa cassa sulla pelle dei più poveri.
Assisteremo ad un impoverimento esteso – prosegue Alosi – che rischia di intaccare il debole tessuto economico del nostro territorio che ha già perso nell’economia provinciale, la somma di 1.735.829,85 euro mensili, perché a
tanto ammonta l’importo mensile già sospeso dal 1° agosto ai primi 2.844 nuclei familiari in difficoltà”.
Ma ciò che infastidisce il segretario della Cgil è il silenzio del Governatore della Sicilia Renato Schifani, e dei sindaci.
“Questo provvedimento di sospensione – conclude – scarica sui Comuni stessi e sulle istituzioni locali l’onere di trovare risposte, di prendere in carico migliaia di famiglie in difficoltà.
Quegli stessi Comuni che non ce la fanno, che non hanno le risorse sufficienti, non hanno il personale, non hanno strutture adeguate di Servizi Sociali in grado di fronteggiare la portata dell’emergenza sociale in arrivo”.
Da qui l’annuncio di una nuova stagione di mobilitazione.
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