Dall’attività investigativa è emersa l’esistenza di un gruppo dedito al trasporto, traffico e spaccio di cocaina e crack e alla gestione di un’imponente piazza di spaccio in contrada Scardina
Operazione antidroga “Crack Point” portata a compimento dal Commissariato Augusta.
All’alba di oggi, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, Tiziana Carrubba, su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini, dirette dal Procuratore Capo, Sabrina Gambino, e dal Sostituto Procuratore, Silvia d’Armento, hanno portato – a 4 arresti (3 in carcere e una ai domiciliari) una misura dell’obbligo di dimora e 6 persone indagate in stato di libertà.
Dall’attività investigativa è emersa l’esistenza di un gruppo dedito al trasporto, traffico e spaccio di cocaina e crack e alla gestione di un’imponente piazza di spaccio in contrada Scardina, arrivando persino a minacciare e picchiare coloro che non riuscivano a saldare il debito con metodo estorsivo aggravato perché commesso da più persone.
L’attività di riscontro ha permesso di sequestrare 150 grammi di cocaina, 10.000 euro in contanti, 4 carte di reddito di cittadinanza (usate a titolo di garanzia con il prelievo del contanteper evitare che i debitori potessero sperperare il denaro), 2 libri mastro con i crediti della droga annotati, materiali per il confezionamento e bilancini di precisione.
Inoltre, sono stati segnalati 30 assuntori di sostanza stupefacente alla Prefettura.
Parte della droga, del denaro, dei libri mastro e delle carte venivano sequestrati durante le indagini svolte dal novembre 2022 al giugno 2023.
Il personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Augusta, tramite i classici servizi di osservazione e mediante attività tecniche d’intercettazione, hanno ricostruito il circuito di approvvigionamento e spaccio della sostanza stupefacente nell’area megarese.
Un ruolo di particolare importanza era rivestito da una donna, di 60 anni, che in gestiva, all’interno della propria abitazione, un vero e proprio “laboratorio” e centro di spaccio.
Dopo aver rcevuto la cocaina, provvedeva a “lavorarla”, per trasformala in crack e cedere le singole dosi agli assuntori, a credito o dietro corrispettivo.
La donna sarebbe stata collaborata stabilmente da alcune persone, anch’esse destinatarie dell’ordinanza, che, oltre ad aver partecipato attivamente all’attività di cessione, avrebbero trasportato lo stupefacente da Catania ad Augusta al prezzo concordato dalla donna.
Quest’ultima, infatti, avrebbe fornito le direttive ai suoi più stretti collaboratori su dove acquistare la sostanza e su quale itinerario intraprendere per evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Ogni settimana in media il gruppo avrebbe spacciato tra i 200 – 250 grammi a settimana. I proventi sarebbero confluiti nelle casse della donna, mentre i suoi collaboratori sarebbero stati soddisfatti con altre utilità, offerte per i servizi prestati, quali, in particolare, una dose di droga.
Nel corso delle perquisizioni delegate a carico degli indagati, oltre a tutti i telefoni cellulari in loro possesso, sono stati rinvenuti e sequestrati, a carico della donna una dose di cocaina pari a 5,40 grammi, un libro contenente gli appunti dei debiti contratti dai vari assuntori e 525 euro in banconote di vario taglio, materiale per il confezionamento ed una carta del reddito di cittadinanza appartenente ad un tossicodipendente.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI