Ieri sera la cerimonia di consegna al Teatro Massimo della Città di Siracusa
Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata”, Einaudi è la vincitrice della XXII edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini.
Questa la motivazione della Commissione che l’ha scelta tra i 3 finalisti: “Abbandonata a otto mesi su un prato di Villa Borghese, cinquant’anni dopo Maria Grazia Calandrone va alla ricerca dei suoi genitori biologici, morti suicidi nel Tevere, compiendo uno straordinario e commovente viaggio dentro di sé e dentro la storia di quegli anni, gli anni sessanta, facendo emergere problematiche quanto mai attuali: la questione femminile, infatti, affiora in ogni pagina, ma non è mai esposta sopra le righe.
Tenendo sempre a bada l’autobiografismo, con la finezza e l’eleganza del suo essere poeta, Calandrone ci narra la sua dolente e insieme coinvolgente indagine e ci offre toccanti pagine di bella scrittura”.
Maria Grazia Calandrone ha avuto la meglio su Giuseppe Lupo, finalista con “Tabacco clan”, Marsilio, e su Matteo Nucci autore di “Sono difficili le cose belle”, HarperCollins.
A consegnare i riconoscimenti alla vincitrice e ai finalisti sono stati è l’assessore alla cultura della Città di Siracusa Fabio Granata, il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e il vicepresidente dell’associazione Vittorini-Quasimodo Vittorio Muscia.
Menzione speciale a Veronica Tomassini (assente alla cerimonia finale per via di concomitanti e non differibili impegni) che ha catturato l’attenzione e il consenso della Commissione con “L’inganno”, La nave di Teseo.
Il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, è stato assegnato dalla Commissione alla casa editrice Le
Fate di Ragusa.
Sul palco, a ritirare il riconoscimento, l’editrice Alina Catrinoiu.
La cerimonia di chiusura del XXII Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini – IV Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, coordinata sul palco dal vicedirettore di Radio 24 Sebastiano Barisoni, si è svolta nel Teatro Massimo della Città di Siracusa.
Sul palco è salito anche Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, che ha intrecciato ricordi e memorie delle famiglie Vittorini e Quasimodo.
Nel segno della passione e dell’impegno civico un riconoscimento dell’Amministrazione Comunale di Siracusa è andato a Frank Samaraweera, ingegnere dello Sri Lanka siracusano da trent’anni, impegnato in un’attività di
sensibilizzazione e pulizia dai rifiuti abbandonati in pezzo di territorio cittadino.
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