Il provvedimento eseguito a carico di due imprenditori ritenuti contigui al clan “Scalisi” di Adrano, articolazione locale della famiglia “Laudani”.
Dalle prime ore di questa mattina, oltre 50 uomini del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania
stanno eseguendo un provvedimento di sequestro patrimoniale per 98 milioni di euro in materia antimafia in diverse province della Sicilia, in Lazio, Lombardia e Veneto.
Impegnati anche i finanzieri del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata con la collaborazione dei Comandi provinciali di Mantova, Milano, Monza, Roma e Verona.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della
Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di due imprenditori ritenuti contigui al
clan “Scalisi” di Adrano, articolazione locale della famiglia “Laudani”.
Interessati dal sequestro quote sociali e relativi compendi aziendali di 28 attività commerciali (di cui 23 società con sede in Italia, 1 società di diritto estero e 4 ditte individuali), site nelle province di Catania (16, di cui 9 in Catania città, 5 ad Adrano e 2 a Biancavilla), Enna (1), Mantova (1), Milano (3), Roma (1), Verona (5) e una nella città
di Villach in Austria, operanti nel settore della logistica e dei trasporti, della commercializzazione dei
prodotti petroliferi e immobiliare;
Sigilli anche a 70 beni immobili (di cui 36 fabbricati e 34 terreni), situati nelle province di Catania (47, di cui 1 ad Aci Catena, 40 ad Adrano e 6 avBiancavilla), Enna (6), Messina (2), Mantova (6), Modena (2) e Verona (7);
Sequestrato denaro contante per 1,7 mln di euro nonché gioielli e preziosi (9 rolex e 16 tra monili, anelli e bracciali) per un valore di oltre 250.000 euro e rapporti bancari e finanziari, personali e societari, con disponibilità poste a disposizione dell’amministratore giudiziario complessivamente pari a 16 milioni di euro.
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