Approvato l’emendamento che preleva poco meno di 5 milioni 502 mila euro dagli accantonamenti per passività potenziali e li trasferisce al capitolo dei debiti fuori bilancio
Con 23 voti favorevoli, 3 no e un’astensione, il consiglio comunale di Siracusa ha approvato ieri sera le variazioni al bilancio pluriennale 2023-2025.
Rispetto alla proposta iniziale, il provvedimento risulta modificato da quattro emendamenti, il più importante dei quali è uno stanziamento di 5 milioni e mezzo di euro per pagare la parte più consistente del contenzioso con Igm che, nelle scorse settimane, ha visto soccombere, per fatti che risalgono a oltre 10 anni fa, il Comune davanti al Cga.
L’Assise presieduta da Alessandro Di Mauro, ha approvato anche l’immediata esecutività della delibera.
Nella proposta del settore Servizi finanziari, illustrata in aula dal ragioniere capo Giorgio Giannì dopo una breve riunione dei capigruppo con lo stesso dirigente, la fetta più consistente delle variazioni sul bilancio pluriennale 2023-2025 riguardava l’anno in corso per un totale di 6 milioni 110 mila 153 euro.
A determinare la somma ha contribuito soprattutto l’assegnazione di 5 milioni di euro da parte del ministero dell’Interno per contrastare i rischi idrogeologici a Fanusa, Arenella e Fontane Bianche.
Tra le altre voci in entrata non contenute nel bilancio di previsione ci sono quella destinata ai nidi d’infanzia (poco più di 431 mila euro), l’erogazione di un’anticipazione di 600 mila euro sul finanziamento per il nuovo polo per
l’infanzia di Cassibile e l’ultima porzione da quasi 124 mila euro erogata dalla Regione per il progetto “Supreme Italia” finalizzato all’integrazione degli immigrati.
In totale, nel 2023 ci sono state entrate non previste per 7 milioni 346 mila 592 euro e una diminuzione 1 milione 236 mila 439 euro, somma spostata in entrata sul 2024 per la rimodulazione del cronoprogramma del nuovo asilo di viale Epipoli.
Sempre il prossimo sono previste uscite aggiuntive per poco meno di 1 milione 304 euro; il conseguente sbilancio di
67 mila 490 è stato riportato in uscita sul 2025.
Sulla relazione si è sviluppato il dibattito d’aula al quale hanno partecipato Franco Zappalà, Paolo Romano, Sara Zappulla, Conci Carbone, Paolo Cavallaro, Sergio Bonafede, Ferdinando Messina, Massimo Milazzo e Luciano Aloschi.
A replicare per l’Amministrazione sono stati lo stesso ragioniere capo e l’assessore al Bilancio,Pierpaolo Coppa.
Dopo un prelievo proposto da Andrea Buccheri e accolto dall’Aula all’unanimità, il primo emendamento trattato è stato quello sull’Igm, presentato dal sindaco Francesco Italia, sottoscritto anche da Ferdinando Messina e, alla fine, approvato con sole tre astensioni.
La proposta preleva poco meno di 5 milioni 502 mila euro dagli accantonamenti per passività potenziali e li trasferisce al capitolo dei debiti fuori bilancio: “un’operazione finanziariamente impegnativa ma che – ha sottolineato il sindaco – non mette a rischio la tenuta dei conti”.
Inoltre, il sindaco ha annunciato che Comune e Igm sono vicinissimi a un accordo che consentirà di chiudere tutti i contenziosi aperti.
Per tale ragione, è stato pubblicata una determina dirigenziale che prevede l’utilizzo di 2 milioni 26 mila euro del capitolo delle passività potenziali del 2023.
L’annuncio della delibera ha provocato la reazione di Messina che aveva presentato un emendamento da 1 milione di euro sempre per la stessa destinazione, emendamento che poi non è stato discusso.
Messina ha stigmatizzato l’accaduto come forma di ingerenza e di mancanza di rispetto verso il Consiglio.
Niente di tutto questo, ha replicato il sindaco: la determina è stata decisa perché il milione previsto nell’emendamento era insufficiente a colmare il debito e, visti i tempi ristretti della trattativa, l’Amministrazione doveva essere certa delle somme disponibili.
Sollecitato da un intervento di Milazzzo, è toccato poi all’assessore Coppa ricostruire la storia dei contenziosi tra il Comune e l’impresa che ha gestito per svariati decenni il servizio di igiene urbana in città.
L’accordo tombale prevede il versamento all’Igm di 8 milioni 150 mila euro. La cifra in aggiunta a quelle stanziate con l’emendamento e con la determina dirigenziale sarà prelevata da somme già impegnate per vecchie pendenze con la stessa ditta e non ancora versate.
Dibattuto anche l’emendamento a firma di Simone Ricupero che impingua di 75 mila 250 euro il capitolo destinato alle indennità dei consiglieri comunali prelevando la somma dai rimborsi ai datori di lavoro.
La proposta apre la strada all’aumento dei gettoni percepiti per le riunioni del Consiglio e delle commissioni in
applicazione della legge regionale 19 del 2023.
L’entità sarà oggetto di un altro provvedimento. L’esito del voto è stato di 24 voti favorevoli e 4 contrari.
Sono invece passati all’unanimità e senza dibattito altri due emendamenti: uno tecnico, del ragioniere capo, sul cambio di denominazione di un capitolo di bilancio riferito al polo per l’infanzia che sorgerà in contrada Carrozziere; e uno del sindaco che destina 10 mila euro alle commissioni per i concorsi.
Una sesto emendamento, a firma di Paolo Romano e che aveva parere contabile contrario, è stato trasformato in raccomandazione e sarà inserito nel bilancio di previsione 2024-2026.
Si chiedeva l’accensione di un mutuo di 10 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza dei plessi scolastici.
Infine, in apertura di seduta il consigliere Francesco Vaccaro ha chiesto che la diretta streaming delle riunioni consiliari sia realizzata con i sottotitoli e nella lingua dei segni allo scopo di favorire i non udenti.
Il presidente Di Mauro ha risposto che la conferenza dei capigruppo ha già mosso i primi passi in questo
senso.
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