I reclusi sono 685, di cui 340 ad alta sicurezza, e gli agenti sono appena 182 invece che i 250 previsti in pianta organica
“Vuoti di organico e sovraffollamento di detenuti creano la miscela esplosiva che rende ingestibile il carcere Cavadonna di Siracusa”.
A denunciarlo è il segretario nazionale della UilPa-PolPen Uil, Armando Algozzino, che ha presieduto a Siracusa un’assemblea dei lavoratori della Polizia penitenziaria.
“Sette aggressioni in tre mesi ai danni di agenti penitenziari lo dimostrano. Ho incontrato il direttore del Cavadonna – riferisce Algozzino – e da lui ho avuto la conferma di numeri: i reclusi sono 685, di cui 340 ad alta sicurezza, e gli agenti sono appena 182 invece che i 250 previsti in pianta organica.
Tra le tante, troppe, situazioni paradossali – prosegue il sindacalista – emerge quella del Blocco 20 dove un solo agente nei turni pomeridiani e serali deve occuparsi di quattro piani.
E bisogna fare i conti – aggiunge – pure con l’utilizzo giornaliero di agenti per compiti esterni, in particolar modo per il trasporto detenuti”.
Nel prossimo biennio, infine, andrà in pensione il 25 per cento del personale e non abbiamo certezze – fa notare Algozzino – neppure sul ricambio generazionale.
Siamo pronti a ogni iniziativa sindacale- conclude – per tutelare i lavoratori penitenziari e, con essi, l’intera collettività”.
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