La formazione di coach Bettini è attualmente seconda in classifica insieme al Savona a 4 punti sull’Ortigia
Calendario impegnativo per l’Ortigia che, dopo il derby casalingo contro il Telimar, è già in partenza per Trieste, dove la attende un’altra partita molto difficile.
Domani pomeriggio, alle ore 15.30, presso il polo natatorio “Bruno Bianchi” di Trieste, i biancoverdi scenderanno in acqua contro la formazione di coach Bettini, attualmente seconda in classifica insieme al Savona, a meno tre punti dalla capolista Recco e con tre di vantaggio sul Brescia e quattro sull’Ortigia, quinta.
Una trasferta su un campo in cui storicamente la squadra di Piccardo fa fatica, anche se nell’ultima visita, in occasione della gara di Euro Cup, circa venti giorni fa, i biancoverdi sono riusciti ad espugnarlo con una vittoria di misura.
Domani, però, si tratterà di campionato, il contesto è diverso e anche il modo in cui l’Ortigia arriva a questo match.
Alla vigilia, mister Stefano Piccardo sottolinea la difficoltà della trasferta, allontanando il ricordo della vittoria ottenuta a Trieste il mese scorso: “Una partita di campionato è diversa da una di Euro Cup, sono due contesti differenti.
Andiamo in una piscina tradizionalmente ostica per noi, visto che in campionato non ricordo nostre buone prestazioni a Trieste.
Veniamo da una partita contro il Primorac, in cui non abbiamo giocato bene, e poi da quella contro il Telimar, rispetto alla quale sono contento di come la squadra ha giocato.
A Trieste troveremo una formazione che, nelle prime sei partite, ha perso una sola volta, ha quattro punti di vantaggio in classifica su di noi e notoriamente in casa perde molto di rado”.
Su cosa manchi all’Ortigia per riuscire a imporre con più sicurezza la sua forza, il tecnico biancoverde è molto chiaro: “Ci manca l’amalgama, ci manca giocare partite insieme e vivere certi momenti di difficoltà che si hanno in tutte le stagioni.
Però io sono contento della risposta che la squadra ha dato dopo la sconfitta contro il Primorac, perché mercoledì, contro il Telimar, i ragazzi hanno giocato bene, malgrado alcuni errori in fase offensiva.
Sappiamo di dover continuare a migliorare attraverso il lavoro quotidiano e la comprensione degli errori commessi, analizzando le situazioni in cui potevamo fare meglio e cercando di crescere giorno dopo giorno.
Non conosco altri modi per elevare la qualità del gruppo che peraltro è stato rivoluzionato rispetto allo scorso anno. Inoltre, bisogna tener presente che mercoledì abbiamo pareggiato in casa contro un’ottima squadra, quindi non è che abbiamo buttato via la prestazione. I ragazzi hanno giocato e prodotto tanto”.
Alla vigilia, parla anche Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, che elogia il Trieste, ma ribadisce quello che è l’obiettivo dei biancoverdi: “Affrontiamo il Trieste con il massimo rispetto e la consapevolezza che è una delle prime quattro forze del campionato, una squadra completa, con una rosa lunga e tanti giocatori di qualità.
Ci sono individualità che spiccano, ma la loro forza è il gioco collettivo, sono una formazione ben organizzata e in più possono contare sul fattore campo, che sanno sfruttare molto bene. Andiamo lì con il massimo rispetto, ma sapendo anche che possiamo fare bene e giocarcela fino alla fine, come avvenuto in Euro Cup”.
Di Luciano, inoltre, ritorna sul derby, quindi esprime ottimismo per il futuro: “La prestazione difensiva è stata buona, ma gestendo meglio alcune situazioni potevamo portare a casa la vittoria.
In attacco, però, abbiamo sprecato molte occasioni. Merito però anche del Telimar che ha fatto un’ottima gara. È stata una bella partita, combattuta e, secondo me, alla fine, il pareggio è stato giusto.
Ciò detto, pian piano noi dobbiamo riacquistare fiducia nei nostri mezzi e giocare come sappiamo, coscienti di quello che dobbiamo fare in ogni fase di gioco. Presto i risultati arriveranno.
Forse in questi anni, portare a casa i tre punti era diventata un’abitudine, ma non si può sempre vincere e momenti così possono capitare, ci sta. Sono certo che torneremo a prenderci i tre punti”.
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