Hanno partecipato circa 6.000 tra lavoratori e pensionati provenienti dale varie province siciliane
Oggi a Siracusa seconda delle cinque giornate di sciopero proclamate da Uil e Cgil contro la legge di bilancio stilata dal governo Meloni.
Nel capoluogo aretuseo presenti circa 6.000 tra lavoratori e pensionati provenienti dalle varie province della Sicilia.
Il corteo è partito poco dopo le 9,30 da piazzale Marconi, ha attraversato corso Umberto, piazza Pancali, corso Matteotti per arrivare in piazza Archimede per gli interventi conclusivi del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e del segretario generale della Uil nazionale, Pierpaolo Bombardieri.
Salari bassi, sicurezza nel lavoro precaria, perdita del potere di acquisto e fisco sono, secondo Bombardieri, i temi principali della giornata di protesta
Mannino evidenzia “il peso di una manovra che colpisce tutti, dai giovani agli anziani, alle donne, a tutti i lavoratori”.
“Diventeremo più poveri e la nostra terra più deserta – prosegue – già ogni anno almeno 20 mila giovani vanno via in cerca di un futuro migliore e la situazione non potrà che peggiorare.
Per questo lo sciopero oggi oltre che un diritto è un obbligo e il segnale che viene da Siracusa è che il mondo del lavoro vuole essere protagonista del cambiamento.
Questa mobilitazione – conclude – continuerà finchè non cambieranno le politiche scellerate del governo”.
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