Il segretario generale della provincia di Siracusa, Alosi, sollecita un cambio di passo politico, economico e sociale per il prossimo anno
Sono numeri impietosi quelli forniti dal segretario generale provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi in occasione dell’ assemblea di fine anno.
Numeri che disegnano un quadro drammatico del territorio nel 2023: la povertà relativa è arrivata al 28% e quella assoluta al 10%.
La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 55% e il 45% dei lavoratori percepisce salari sotto la soglia della povertà.
“Il 2023 – riferisce Alosi – è stato un anno drammatico dal punto di vista sociale ed economico. Si è registrato un arretramento di tutti gli indicatoi e restano insolute le grandi difficoltà del territorio.
Anche le famiglie che fino ad ora avevano resistito – fa notare – stanno scivolando verso la povertà relativa”.
Indice puntato contro il governo nazionale “che – accusa il segretario della Cgil – ha trovato compiacente il governo regionale”.
Da qui la necessità secondo Alosi di fare fronte comune e di dar vita aduna reazione collettiva: “La politica da sola non può farcela.
Per il 2024, ormai alle porte il segretario della Cgil rimane comunque fiducioso: “Ci aiuta il fatto che – dichiara – che siamo ancora nelle condizioni di creare un nuovo modello di sviluppo.
Siracusa possiede almeno quattro motori di crescita: il sistema industriale; turismo; eccellenze agroalimentari; il recupero del patrimonio edilizio.
Quattro leve di sviluppo- commenta – lasciate colpevolmente languire dall’;ignavia progettuale e forse anche dalliincapacità di azione di quanti ne hanno la titolarità politica e strategica a tutti i livelli.
Serve però – conclude – un cambio di passo politico, economico e sociale”.
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